“Cuore, sport e responsabilità”: a Ragusa si discute il futuro della medicina sportiva

Quando un battito in più può salvare una vita e un certificato non è solo un foglio di carta. Sabato 24 maggio, l’Hotel Poggio del Sole di Ragusa si trasformerà in un crocevia di esperienze cliniche, riflessioni legali e testimonianze forti: è qui che si terrà il seminario dal titolo “Casi Clinici in Medicina dello Sport”, promosso dall’Associazione Medico Sportiva Dilettantistica Ragusa, guidata dal dott. Gaetano Iachelli, in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva Italiana.

Un evento unico, dove il racconto diretto dei medici incontra la scienza e la responsabilità professionale, per un confronto che va oltre la teoria.

Tra sport e diagnosi: i medici raccontano i casi più emblematici

Cardiologi, medici dello sport e anestesisti porteranno alla luce casi clinici reali, affrontati sul campo, tra decisioni complesse, diagnosi delicate e riflessioni che toccano anche gli aspetti legali e deontologici dell’attività sportiva.

Il programma prevede gli interventi di esperti di rilievo: Giambattista Cassisi, Presidente Amsd Siracusa, Sebastiano Lumera, Direttore UOC Cardiologia di Vittoria, Antonino Nicosia, Direttore UOC Cardiologia di Ragusa, Gioacchino Giudice, Medico dello sport e anestesista, Rosario Morana, medico associato AMSD Ragusa, Emanuele Bocchieri, Vincenzo Manfrè, Michele Rosa, Medici dello sport, Angelo Sberna, Presidente Commissione d’Appello Non Idoneità Sicilia

Un seminario che dà voce ai casi più veri

Non solo numeri e protocolli: a Ragusa si parlerà di storie vere, come quelle che si celano dietro i titoli evocativi delle relazioni in programma: “Un ragazzo dal cuore grande” – Vincenzo Manfrè. “Il ritorno in sella” – Emanuele Bocchieri. “Fidatevi di voi” – Rosario Morana. “Legalità in medicina dello sport” – Gaetano Iachelli. “Le idoneità medico-sportive” – Angelo Sberna

Una nuova cultura della prevenzione

L’obiettivo è chiaro: promuovere una medicina sportiva moderna, che sappia prevenire, ascoltare e decidere, con rigore scientifico ma anche con profonda attenzione all’individuo, soprattutto quando si tratta di giovani atleti, dilettanti e professionisti.

Con eventi come questo – sottolinea Iachelli – “Ragusa si conferma un punto di riferimento regionale per la formazione e la riflessione medico-sportiva, dove il confronto diventa occasione di crescita per tutta la comunità sanitaria.”

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