CRISCI RANNI PER RITROVARSI COME CITTA’

Il prossimo 3 maggio, alle ore 17, per la quarta volta si ripeterà a Modica nell’area dell’ex foro boario in via Fontana, dedicata a Padre Basile, l’antico rito pasquale Crisci ranni con cui i bambini vengono lanciati in alto dai genitori con l’augurio di crescere “robusti” nei valori. Quest’anno si aggiungeranno i ragazzi e i giovani, che faranno un salto indicativo di quei passi che fanno crescere. Non sarà un rito esterno, perché preparato nelle scuole dalla riflessione sulla città che ha generato idee e immagini. Sono infatti più di 150 gli scatti pervenuti, già esposti nella mostra di foto a Palazzo Grimaldi, e più di 800 i disegni che, a partire dal 3 maggio, saranno esposti nei locali del cantiere educativo. E quest’anno ci sono stati anche i saggi brevi di alcuni giovani delle superiori che diventeranno messaggio alla città. Come gli altri anni al rito si accompagneranno giochi, convivialità, musica. Soprattutto si vuole pensare alla città come città che si riunisce attorno a valori perché – come amava dire Giorgio La Pira – “le città non sono cumuli di pietre ma hanno una anima, un’anima da sempre riscoprire”.  Appare, questo, un messaggio necessario e veramente utile in un tempo di grande smarrimento in cui la città conosce anche episodi di degrado che si condensano in furti o disagio sociale nelle forme più eclatanti, in stanchezza e disaffezione alle sorti comuni in forme sommerse che preoccupano anche di più. Si vorrebbe, con il concorso di tutti, ritrovarsi invece apertamente come città bella, come amici che condividono sorti comuni. Per una festa che non sia evasione ma nutrimento del quotidiano e motivo di sguardi attenti alla città. Che il tema di quest’anno suggerisce di coltivare cogliendo “com’è grande e come è bella la città”, aggiungendo un suggerimento “siamo noi la città”. Sarà bello riunirsi da varie parti della città, per coglierne la grandezza come ricchezza di sfaccettature. Sarà bello selezionare, come è stato fatto con le foto, gli angoli e volti che trasmettono quel senso di armonia che salva il mondo. Sarà però importante, come suggeriscono tanti disegni dei nostri bambini, sentirsi sempre parte della nostra città, sentirci dentro, non restare al balcone, partecipare. Da qui l’invito a tutti, e in modo particolare alle famiglie, a partecipare alla festa per sempre più ritrovarsi come città oltre il tarlo dell’individualismo e dell’indifferenza che ci rendono meno umani e meno felici.

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