Contro il caro energia, l’allarme da Ragusa: “Mafia pronta a insinuarsi”

Mobilitazione anche a Ragusa contro il caro bollette promossa dalla Cna territoriale di Ragusa e tenutasi in piazza Matteotti. “Se non si trova una soluzione immediata, il mondo produttivo delle piccole e medie imprese, anche in provincia di Ragusa, sara’ drasticamente ridimensionato. Per non dire che scomparira’ del tutto”, ha detto il presidente territoriale degli artigiani della Cna, Giuseppe Santocono, e il segretario territoriale, Carmelo Caccamo, davanti alle altre associazioni di categoria, delle istituzioni, dei Comuni, della Diocesi, agli imprenditori, agli artigiani, ai commercianti, ai dipendenti, ai pensionati e a tutti i cittadini presenti. Hanno aderito Confcooperative, Confesercenti, Confagricoltura, Legacoop, Sicindustria e Ance. Oltre cinquecento le persone partecipanti.

“Abbiamo chiesto al prefetto – dicono ancora Santocono e Caccamo – di rappresentare al governo nazionale la situazione drammatica che stanno vivendo migliaia di imprenditori, artigiani, commercianti, pensionati, lavoratori e famiglie del nostro territorio. E’ una sfida epocale che se non riusciamo a vincere comportera’ un salto indietro di decenni perche’ numerose attivita’ produttive scompariranno. Un’altra preoccupazione che abbiamo manifestato e’ quella riguardante la presenza della criminalita’ che, approfittando di momenti di vuoto, riesce ad insinuarsi in modo subdolo e preoccupante” “Abbiamo sollecitato – hanno spiegato i protagonisti della mobilitazione – monitoraggi ancora piu’ intensi e puntuali per evitare che da questa situazione di pesantissima difficolta’ la criminalita’ possa trarre vantaggio a scapito della legalita’ della nostra economia locale.

Siamo pronti a fare sentire ancora piu’ forte la nostra voce gia’ in occasione della manifestazione unitaria in programma a Palermo per il 7 novembre”. A prendere la parola i primi cittadini dei Comuni rappresentanti ma anche i parlamentari regionali e nazionali intervenuti. Tutti hanno convenuto sulla necessita’ di trovare al piu’ presto delle soluzioni, evitando un’emorragia di chiusure che, se continua ancora cosi’, sara’ inevitabile.

Al prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri sono stati sottoposti i vari punti di un articolato documento rivendicativo predisposto dalle associazioni di categoria. Tra le richieste: promuovere, attraverso l’introduzione di uno specifico credito d’imposta del 50%, impianti fotovoltaici per autoconsumo delle Pmi utilizzando le superfici dei capannoni e prevedendo semplificazioni nelle relative autorizzazioni e nelle fasi di connessione alla rete; sospensione delle bollette di energia elettrica emesse; rateizzazione in tempi congrui delle bollette riferite a tutta la durata dell’emergenza; sistema di sostegni anche su base regionale in grado di alleviare il peso dei costi energetici delle imprese; previsione di un “calmiere energetico” fissando un tetto massimo al prezzo dell’energia sul mercato; sblocco immediato dei crediti fiscali congelati per lavori di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico gia’ realizzati dalle imprese attraverso lo sconto in fattura grazie al bonus 90% e 110%; ridurre e semplificare le procedure di rateizzazione delle cartelle esattoriali che riguardano l’Inps e in particolare le gestioni previdenziali autonome per artigiani e commercianti necessarie per il rilascio del Durc.

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