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“Consegniamo le chiavi al sindaco”: la minaccia dei commercianti di Ragusa dopo un giugno nero. Ma è davvero così? Cassì usi i super poteri!
04 Lug 2025 08:59
Un giugno da dimenticare per il turismo a Ragusa. Le presenze – secondo il report elaborato da Confimprese – sono crollate del 50% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il dato, seppur non ancora ufficiale, è stato raccolto osservando l’andamento reale nei negozi, nei bar, nei ristoranti e nelle attività del centro città.
Lapidario il commento del presidente territoriale di Confimprese, Peppe Occhipinti: “Il calo è sotto gli occhi di tutti e a farne le spese è l’intero tessuto commerciale. Il centro storico è deserto, le attività arrancano. Il commercio a Ragusa sta morendo”. Secondo Occhipinti, le colpe vanno cercate nella totale assenza di una strategia turistica e culturale da parte dell’amministrazione:
“In questi mesi poco o nulla è stato fatto per promuovere la città, né a livello nazionale né internazionale. L’amministrazione Cassì non ha mai dato priorità alle politiche turistiche. Eppure, il rilancio della città passa da lì, da una sinergia tra cultura e turismo che non si è mai vista”.
Confimprese denuncia una situazione ormai insostenibile, aggravata da provvedimenti come l’ordinanza antibivacco e sulla vendita di alcolici, che – sostiene l’associazione – è rimasta lettera morta.
“Il centro storico è una scatola chiusa e vuota – spiega Occhipinti –. Se si fanno promesse, vanno mantenute. Bisogna riportare gli uffici pubblici in centro, riqualificare Palazzo Ina, trasformarlo in un centro commerciale con produzioni artigianali di nicchia. Serve una visione, e serve subito”.
Occhipinti annuncia anche un possibile atto clamoroso: “Se il sindaco non prenderà sul serio la necessità di valorizzare il centro, i commercianti sono pronti – con me in testa – a consegnare simbolicamente le chiavi dei negozi direttamente al suo ufficio. Basta promesse non mantenute, siamo stanchi di un’amministrazione distante dai problemi reali”.
Fin qui la nota di Confimprese. Ma è davvero così? Partiamo dai dati, “50 per cento in meno rispetto allo scorso anno”. A parte che, come dice lo stesso sindacato, si tratta di una stima non ufficiale e provvisoria, non vorremmo che finisse proprio come lo scorso anno ed ancora come due anni fa, quando furono “sparati”, soprattutto dall’opposizione, numeri a caso sulle presenze turistiche in città. Salvo poi verificare, stavolta dati alla mano, che non era andata così come era stato annunciato e che invece i dati erano superiori a quelli annunciati dagli oppositori. Lo scorso anno, in verità, ci fu un leggero calo ma riguardò tutta la Sicilia.
Quest’anno, invece, è vero che, sentendo anche gli operatori delle strutture alberghiere, soprattutto le ultime due settimane di giugno si è registrato un calo nelle prenotazioni ma è anche vero che si sta già recuperando a luglio per andare già all’annunciato sold out di agosto. Certo, ad agosto significa la normalità avere il tutto esaurito ma di certo dire che l’Amministrazione non abbia fatto promozione turistica in ambito nazionale e internazionale significa negare l’evidenza. Proprio quest’anno il Comune è stato in decine di fiere internazionali, ricevendo perfino dei premi, e Ragusa è stata indicata più volte come una delle mete da raggiungere. E anche i dati dell’osservatorio turistico intercomunale recentemente costituito, attraverso l’analisi dei software di prenotazione, conferma un numero crescente di prenotazioni e di ricerche su Ragusa.
Ma da maggio ad ora c’è anche una novità non da sottovalutare, c’è il nuovo catamarano che, quasi ogni giorno, porta turisti maltesi a Ragusa. Turisti che visitano la città, che mangiano, bevono, si rilassano nei locali di Ragusa ,oltre a fare escursioni anche fuori provincia, come è normale che sia visto che i turisti vengono a Ragusa ma nei fatti anche in Sicilia, cioè vengono anche per visitare altre città. Di recente, in Consiglio comunale, è scoppiata la polemica anche su questo, cioè anche sulle scelte che compiono i turisti maltesi. Colpa dell’Amministrazione comunale, hanno detto gli oppositori, se i turisti maltesi che arrivano in catamarano vanno a fare escursioni anche oltre la provincia di Ragusa.
Ecco, hanno ragione gli oppositori, il sindaco Cassì sbaglia e non usa i suoi poter super magici per obbligare i turisti che vogliono visitare anche altre zone dell’isola, a non farlo. Cassì… perché non lo fai?. Dai ascolto ai tuoi oppositori, uniti nel segno del Centrodestra, lo stesso che chiede di far parte della tua Giunta, proprio quegli oppositori che per mesi hanno detto peste e corna sul catamarano, sull’imprenditore che ha comprato il porto turistico, sull’assenza di controlli da parte del Comune, salvo adesso dire che, citiamo testualmente, “l’Amministrazione ha avuto la fortuna di trovare un privato che ha investito sul porto e sul catamarano”. Ecco, avranno cambiato idea. Come probabilmente accadrà tra qualche settimana, ai dati annunciati adesso.
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