È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CONS. VENERINA PADUA: “PER LA PROVINCIA ALTRA OCCASIONE PERSA”
30 Nov 2010 19:01
La consigliera provinciale del Partito Democratico, Venera Padua, esprime rammarico per il fatto che la Provincia regionale di Ragusa sia stata tra le poche a non aver celebrato la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “Tutto ciò – chiarisce Padua – seppur in presenza di un messaggio di sensibilizzazione da parte della presidente della Consulta delle Pari opportunità dell’Upi, l’Unione Province Italiane, Lidia Nobili, che ha chiesto a tutti gli enti locali provinciali di mettere in campo iniziative che potessero rompere il silenzio attorno a queste tematiche”. La violenza sulle donne si esprime in molte forme: è una violenza prima di tutto fisica e psicologica, ma c’è anche una violenza più sottile, che è quella che passa dalla esclusione delle donne dalla vita politica.
“Non c’è da stupirsi più di tanto della mancanza di iniziative della Provincia regionale di Ragusa – aggiunge Padua – se si riflette sulla mancanza di volontà da parte del Consiglio provinciale di modificare l’articolo 40 dello statuto che contempla la facoltà, e si badi bene non l’obbligo, della presenza di almeno una donna in Giunta. Una mancanza di volontà espressa proprio in una delle ultime sedute. E’ una questione di civiltà. Su cui intendiamo rompere il silenzio. Le donne presenti alla Camera dei deputati sono appena il 21%. Ancora meno in Senato, il 18%. Bastano queste cifre per comprendere come, nonostante i tanti dibattiti e i tanti impegni degli anni scorsi, nulla è realmente cambiato. E poi, con l’attuale legge elettorale, se si fosse realmente voluto, sarebbe bastato inserire nelle liste bloccate più donne. Come sempre, le nostre rivendicazioni cadono nel vuoto”. (r.b.)
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