CONFERENZA – DIBATTITO A POZZALLO SU FONDAZIONE CULTURALE “E. CAVACCHIOLI”.

Confronto aperto e costruttivo allo Spazio Cultura “Meno Assenza” tra il sindaco Luigi Ammatuna, il consulente amministrativo prof. Paolo Celestre, cittadini comuni ed esponenti del mondo associativo, sulla Fondazione culturale “Enrico Cavacchioli”. Al tavolo della presidenza anche la giovane Chiara Scala che ha collaborato per l’elaborazione del progetto. Per l’Amministrazione si tratta di una iniziativa importante e innovativa, al passo con i tempi, di un eccezionale strumento di crescita e di promozione culturale, con particolare riferimento ai settori della musica, del teatro, della poesia, della letteratura, della cinematografia, del ballo, della pittura e di qualsiasi altra espressione artistica. L’incontro è scaturito, come ribadito dal primo cittadino, dalla necessità di fugare dubbi ed anche critiche ingiuste, premature e ingenerose, spesso mosse nei confronti dell’Amministrazione e del sindaco per partito preso.

“Facebook – ha detto nel suo intervento il sindaco Luigi Ammatuna – è sicuramente uno strumento di comunicazione importante, soprattutto perché consente di esprimere pareri, commenti e opinioni a milioni di persone. Fermo restando però che la disinformazione. le ingiurie, gli insulti, le notizie false e tendenziose, sono altra cosa.

Di solito le persone che non hanno argomenti e proposte serie da fare, preferiscono la strada più facile, anche se scorretta e ingiusta, dell’aggressione verbale e scritta (facebook), moralmente e legalmente condannabile. Il Comune è la casa di tutti. Aperta a tutti. Chi avesse da muovere critiche o volesse dare consigli e suggerimenti può farlo in qualsiasi momento, rivolgendosi agli uffici, agli amministratori, al sottoscritto. La nostra disponibilità è totale. Il nostro interesse è quello di servire la città con una gestione attenta e rispettosa della legalità. Gli insulti non ci stanno. Sono frecce spuntate scagliate contro bersagli sbagliati”.

Il prof. Paolo Celestre ha quindi illustrato il progetto della Fondazione culturale. “Studiato ed elaborato – ha precisato – non in contrapposizione alle realtà associative esistenti, ma per favorire e coordinare percorsi di crescita sociale, valorizzando le risorse umane, professionali e artistiche dei giovani talenti locali attraverso la costituzione di un ente che, per statuto, non ha scopi di lucro e che persegue esclusivamente interessi di crescita culturale”.

 

 

 

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