CONDONO EDILIZIO: ANCHE L’ANCE DICE “NO”

“L’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili è sempre stata contraria a qualsiasi forma di condono perché, in realtà, cambia il mercato e crea condizioni di premialità per chi non ha rispettato le regole”. Ad affermarlo, in uno con il presidente nazionale dell’Ance, Paolo Buzzetti, è il presidente di Ance Ragusa, Giuseppe Grassia, che dice no in questi termini all’ipotesi di un condono edilizio da inserire nel decreto sullo sviluppo da parte del Governo.

“Su questo tema – chiarisce Grassia – siamo compatti da Aosta a Lampedusa: la nostra posizione è netta e coerente con il nostro modo di pensare e coniugare sviluppo e legalità: sempre contrari a qualsiasi idea di condoni su abusi edilizi, ed ancor più contrari a qualsiasi forma di sanatoria specialmente per gli interventi sulle nostre coste. A livello nazionale stiamo pensando ad una proposta per un piano città, in netta contrapposizione all’ipotesi del condono edilizio. C’é tantissimo da fare, per esempio, dal punto di vista del risparmio energetico oppure sul versante della manutenzione dei fabbricati che sono stati realizzati, nel 65% dei casi, prima del 1970 e c’é anche la necessità di modificare le periferie per renderle più moderne e vivibili laddove é necessario. Non solo abbattere e ricostruire ma anche realizzare interventi mirati verso le famiglie e gli anziani. Il problema principale, però, è l’assenza di un benché minimo incentivo quale quello fiscale che rappresenterebbe una miccia per la necessaria reazione a catena: se il Governo centrale vuole predisporre un vero piano di sviluppo dell’edilizia, deve intervenire sul patrimonio esistente, introducendo alcune agevolazioni fiscali che si rivelerebbero delle formidabili leve per mettere in moto il settore, che, come tutti sappiamo, adesso é fermo”.

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