CONCLUSA LA FUGA DEL CITTADINO EXTRACOMUNITARIO

 

Si è conclusa questa mattina la fuga del cittadino extracomunitario che nella notte del 18 marzo, aveva abusato sessualmente, minacciandola con un coltello alla gola, della dottoressa di turno presso la Guardia Medica di Scicli.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Modica ed affidate ai Carabinieri della Compagnia di Modica, si sono avvalse della collaborazione del Nucleo  Elicotteri Carabinieri di Catania e della Compagnia Intervento Operativo del Battaglione “Sicilia”. Nel corso di una ininterrotta attività di controllo del territorio e grazie anche alla collaborazione fornita dalla comunità islamica di Scicli, si è riusciti a risalire alla identità del cittadino extracomunitario ritenuto responsabile di stupro e identificato in ANIS KHALIFA, 22enne tunisino da diversi anni in Italia.

Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di tracciarne gli spostamenti sul suolo italiano e di localizzarlo a Tolone, in Francia, ove il giovane, per evitare la cattura, si era rifugiato in un albergo in attesa, probabilmente di imbarcarsi per la Tunisia. I Carabinieri di Modica, grazie alla preziosissima e tempestiva collaborazione della polizia Francese, sono riusciti a farlo individuare e fermare. Il giovane peraltro, veniva posto in regime di fermo per aver fatto ingresso clandestino nel territorio francese.

La foto del tunisino è stata posta in visione alla vittima della violenza che ha riconosciuto in ANIS KHALIFA l’autore dello stupro.

La Procura della Repubblica di Modica, ravvisando gravi indizi di colpevolezza a carico del Khalifa e temendo che lo stesso potesse darsi alla fuga una volta messo in libertà dalle autorità francesi, ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Modica una ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico per i reati di violenza sessuale, rapina e lesioni personali aggravate, porto illegale di oggetti atti ad offendere e violazione di domicilio.

Giunto in Italia il giovane tunisino è stato tradotto presso la Casa Circondariale di San Remo in attesa del trasferimento a Modica.

Intanto sono in corso gli accertamenti tecnici specialisti da parte dei Carabinieri del RIS di Messina sul materiale biologico repertato sulla scena del crimine. (r.r.)      

 

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