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COMPAGNIA DELLE OPERE SICILIA ORIENTALE
13 Set 2016 07:36
La salute e la crescita del sistema imprenditoriale sono temi importanti su cui si concentrano i professionisti di settore. Il rapporto Sussidiarietà e politiche industriali, a cura della Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, di cui è presidente Giorgio Vittadini, vuole contribuire al dibattito sui fattori che permettono alle imprese di essere competitive. Su questo presupposto si inserisce il convegno, organizzato da Compagnia delle Opere Sicilia Orientale, in programma il 16 settembre alle 18,30 nella sede della Fondazione Sant’Orsola di via Macallé 3, Catania
Sarà proprio Vittadini ad introdurre il Rapporto 2015/2016. Seguiranno gli interventi di Miro Fiordi, presidente del Credito Valtellinese, Salvatore Mancuso, presidente di Equinox Luxembourg, Antonio La Ferrara, presidente di FutureLab-Costruiamo il Futuro; Salvatore Ingrassia, presidente di Statistica presso l’Università degli Studi di Catania. Modera Carlo Saggio componente dell’Esecutivo nazionale di Compagnia delle Opere.
Il presidente di CdO Sicilia Orientale, Salvatore Abate, spiega: “Sono veramente felice di poter contribuire con tale iniziativa a continuare a far sognare chi intraprende la strada dell’imprenditoria. In un momento non molto facile per l’intero Paese, ritengo opportuno ascoltare le testimonianze di persone che svolgono un ruolo strategico dando il loro contributo alla società”. Il direttore Cristina Scuderi, aggiunge: “Da questo interessante ed innovativo rapporto sulla sussidiarietà si evince un nuovo paradigma basato sulla personalità del singolo imprenditore: non più colui che si affida solo ai meccanismi gestionali e strategici. A fare la differenza è il fattore umano dell’imprenditore; e i relatori del nostro convegno sono una grande testimonianza di questo”.
A riguardo Miro Fiordi, presidente del Credito Valtellinese, sottolinea:
“Il rapporto su solidarietà e politiche industriali ha il grande merito di portare in evidenza, con il rigore dell’analisi, quanto sia importante per il successo dell’impresa il ‘carattere’ dell’imprenditore. Sono quei valori intangibili che non trovano spazio nel bilancio contabile dell’azienda, ma che rappresentano un fattore distintivo e competitivo di altissimo valore, e che fanno la differenza. Riflettere su come far crescere e maturare imprenditori con caratteristiche inclusive e assertive è un tema affascinante e di grande attualità”.
Salvatore Mancuso, presidente di Equinox Luxembourg, spiega: “Ho deciso di svolgere a mia attività imprenditoriale per il tramite di una società: la Faber Srl, in omaggio ad un insegnamento di mio padre che ha segnato in profondità il mio essere Uomo: Homo Faber suae quisque fortunae. Da queste profondità origina ciò che ho sempre pensato sul ruolo dell’uomo all’interno di ogni organizzazione, sia essa la famiglia, l’impresa o la società. È l’Uomo Meraviglioso l’artefice di ogni destino, l’inizio, il propulsore, il segreto irripetibile di ogni successo. Credo che in questi tempi difficili il recupero di questa coscienza, oltre ogni vanità o retorica dell’uguaglianza possa essere un fattore decisivo per ridare slancio e coraggio all’imprenditoria contro ogni ottusa e soffocante burocrazia”.
Incisivo anche Carlo Saggio, componente dell’Esecutivo nazionale di Compagnia delle Opere.: “Coniugare riflessione e azione, ideale e amicizia operativa costituisce una delle caratteristiche fondamentali della Compagnia delle Opere. – afferma Saggio – Abbiamo tutti bisogno di essere aiutati a capire meglio la realtà e l’incontro del 16 settembre a Catania costituisce una importante occasione di approfondimento. Ci sono dei fattori del “fare impresa” che spesso sfuggono agli osservatori, delle caratteristiche intangibili dell’imprenditore che sono trascurate. Il rapporto della fondazione, con la nota ineccepibile impostazione scientifica, ci guida in una riflessione originale e piene di provocazioni e sorprese.
Sarà un grande piacere discuterne con protagonisti della vita imprenditoriale italiana che ci hanno sempre colpito per essere liberi pensatori e acuti indagatori dei fenomeni economici e sociali del nostro paese”.
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