Comiso: le critiche del Pd nei confronti dell’Amministrazione comunale

Si è tenuta ieri pomeriggio, a Pedalino, la conferenza del Partito Democratico sui primi due anni di amministrazione Schembari.

Un consuntivo, quello tracciato dai rappresentanti del PD, Gigi Bellassai, Filippo Spataro, Fabio Fianchino e Gaetano Scollo, davvero deludente, che denuncia una mancanza totale, da parte delle destre al governo della città, di una visione di crescita di Comiso. Insomma, si naviga a vista. E male.

” Dall’abbassamento delle tasse alle opere pubbliche, dai più elementari servizi alla città alla ordinaria amministrazione, niente è stato fatto. Niente di niente – contestano i rappresentanti politici del Pd di Comiso –  Si sono revocate un paio di delibere, quella, forse impopolare ma necessaria, riguardante il cimitero, e ora ben oltre 1000 (mille!) comisani non hanno un posto dove inumare i propri cari, salvo che non se ne facciano prestare qualcuno da qualche amico o parente. Mente la sindaca sulla recrudescenza dei costi, perché non dice che la passata amministrazione aveva già stanziato qualche decina di migliaia di euro, che sarebbero diventati 100 mila euro in non più di tre anni, quale contributo per calmierare i costi dei posti al cimitero per quelle famiglie rientranti in una certa fascia di reddito. Oggi, quindi, se non si fosse presa quella scellerata decisione, si starebbe già lavorando, le maestranze locali starebbero già lavorando alla costruzione del nuovo cimitero di Pedalino (sogno che quella comunità vede ora svanire per sempre) e all’ampliamento di quello di Comiso. Ma tant’è!

Si è revocata anche l’altra delibera, quella sull’efficientamento del sollevamento delle acque, spacciata come “privatizzazione dell’acqua” da una sindaca che, nella migliore delle ipotesi, dopo due anni, non sa ancora di cosa parla o, nella peggiore, continua a mentire, senza vergogna, ai comisani. Anche qui, oggi i comisani avrebbero già da qualche anno una bolletta idrica sostanziosamente diminuita e una rete idrica senz’altro più efficiente di quanto non sia l’attuale colabrodo che vede interi quartieri della città, ora sì ora sempre, senza acqua per vie delle perdite e dei guasti.

Salvo l’applicazione delle disposizioni nazionali, per affrontare l’emergenza Covid-19 dal punto di vista degli aiuti finanziari alla popolazione, non si è fatto nulla. Nonostante le nostre richieste, le nostre proposte, le nostre battaglie per alleggerire il peso della tassazione locale sui comisani sono cadute nel vuoto: nessuna sospensione, nessuna riduzione! E non perché inattuabili, ma perché presentate da noi, da noi del PD, da noi dell’opposizione. Un’amministrazione gretta e pavida. Un’amministrazione, come dicevamo, che procede a zonzo, su strade senza nome e sentieri senza traccia.

Se non fosse per la continuità amministrativa, che, per il bene pubblico, è (o dovrebbe essere) una logica, doverosa conseguenza, fatta eccezione per un parcheggio, di dubbia utilità ma dai costi esosi, a Corso Ho Chi Min, cui si sta lavorando, tutto il resto è indiscutibilmente farina del sacco della passata amministrazione: dalla scuola a via Bufalino, al campetto di via delle Palme, ai lavori nella Villa comunale… Tutte opere volute, progettate e finanziate sotto l’amministrazione Spataro. Senza se e senza ma. I comisani sono stati fortunati a non vedersi cancellare anche queste opere!

E vi ricordate il Global Service, di cui noi abbiamo usufruito per riparare le buche delle strade, ripristinandone la sicurezza? Vi ricordate quante ce ne dissero? Di cotte e di crude… Bene, sapete che c’è? Oggi, a riparare le buche delle strade della nostra città c’è di nuovo il Global Service. Comicità allo stato puro. Certo non si può dire che questa amministrazione non faccia ridere. Almeno questo!

Per non parlare, poi, del problema del randagismo, soprattutto a Pedalino, per il quale diffidiamo la sindaca a prendere immediati e risolutivi provvedimenti prima che accada il peggio, essendo lei, per legge, l’unica responsabile, e del malfunzionamento della delegazione municipale, sempre a Pedalino, che mortifica l’intera comunità, completamente dimenticata e lasciata al proprio destino.

Per non parlare, infine, del disinteresse per le politiche della scuola e dell’infanzia, fiore all’occhiello della città durante la passata amministrazione, prese ad esempio in tutta la provincia di Ragusa e non solo, oggi completamente neglette.

Insomma un’amministrazione, fin qui, senza arte né parte, improntata alla più dannosa delle improvvisazioni. Un’amministrazione, per dirla come la diciamo noi a Comiso, delle processioni e delle carte d’identità. Ma che chiede, però, alla Cassa Depositi e Prestiti, ben 18 milioni di euro per fare cosa ancora non è chiaro. La richiesta sarebbe giustificabile se ci avessero ascoltato rispetto allo stop della tassazione locale, ma siccome non c’è stato, oltre a indebitare pesantemente noi e i nostri figli per i prossimi decenni, a cosa serviranno?

Speriamo, davvero, che ci sia un cambio di rotta. Perché se si continua così, andrà male. Molto male. Purtroppo”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it