Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
Colpo di scena su Iblea Acque: la sua legittimità messa in discussione dal Consiglio di Giustizia Amministrativa
20 Feb 2025 06:47
Annullando una decisione presa nel marzo 2023 dal Tar di Catania, una sentenza del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana ha rimesso in discussione l’esistenza di Iblea Acque, la società per azioni che gestisce il servizio idrico nel territorio dei dodici comuni. Il Cga afferma che la società per azioni Ireti, contraria alla costituzione di Iblea Acque in quanto società “in house”, creata cioè senza alcun avviso pubblico, aveva tutto il diritto di fare ricorso, l’esatto contrario di quanto affermato dal Tribunale amministrativo regionale che due anni fa parlava di “totale carenza di interesse in capo alla società ricorrente.”
L’appello di Ireti
Dopo quella prima sentenza, Ireti ha riproposto appello nell’ultimo grado di giudizio amministrativo che, stavolta, le ha dato ragione con l’annullamento della sentenza del Tar, chiamato a esprimersi nei prossimi mesi. I magistrati del Cga, riuniti sotto la presidenza di Roberto Giovagnoli, hanno scritto, tra l’altro, che “gli argomenti per accogliere i motivi di appello articolati da parte appellante evidenziano la palese erroneità della decisione di primo grado, sia in punto di omesso vaglio del contenuto degli atti di giudizio, sia di mancata applicazione di orientamenti consolidati presso il giudice amministrativo in materia di legittimazione all’impugnazione di provvedimenti concernenti l’affidamento in house di servizi pubblici.” La questione rimpalla ora ai giudici del Tar di Catania, che dovranno entrare nel merito della questione nei primi giorni di maggio.
La notizia celata
La decisione del Cga è dell’11 dicembre scorso, pubblicata il 15 gennaio, ma per carpirla occorre scorrere il verbale del consiglio direttivo di Iblea Acque del 21 gennaio: sei righe alla voce “varie ed eventuali” dell’ordine del giorno. Tanto lesti nella diffusione della vittoria nel primo giudizio amministrativo, ora a Iblea Acque hanno scelto di non rendere nota la notizia al pubblico. Resta da capire anche il ruolo dell’addetta alla comunicazione, assunta con contratto a partita Iva da Iblea Acque, sul cui curriculum spicca l’esperienza come maestra di danza.
Le prime reazioni
“Sorprende la solerzia nella comunicazione alla stampa della sentenza del Tar e la totale reticenza riguardo questo pronunciamento che, di fatto, ribalta quanto espresso in prima istanza dal giudice amministrativo – sostiene Salvo Liuzzo, consigliere comunale di Comiso in quota Lista Coraggio, una delle poche voci contrarie alla società in proprio –. Abbiamo da sempre contestato la legittimità delle modalità di scelta che hanno portato all’attuale gestione, tra l’altro rivendicata dai sindaci, in barba al codice degli appalti. In primavera finalmente sapremo se le nostre perplessità erano fondate o meno. Attendiamo il nuovo pronunciamento del Tar con serenità e fiducia, affinché venga ristabilito il rispetto delle più basilari norme del diritto amministrativo.” Contattato da ragusaoggi.it, il consigliere comunale di Ispica, Paolo Monaca, di Sud chiama Nord, unico esponente politico a dire “no”, nel maggio 2022, alla creazione di Iblea Acque Spa, spiega “di essere convinto della bontà di quella scelta, perché mi erano chiare alcune omissioni e criticità rispetto alle prescrizioni di legge, a poca tutela dell’utenza, dei consumatori e a tutela della gestione efficiente della società pubblica. Ad oggi – continua Monaca – Iblea Acque ha creato danni erariali a tutti gli enti. A Ispica, per esempio, la Spa deve restituire 3 milioni e mezzo di euro al Comune. Attendiamo serenamente la decisione nel merito del Tar di Catania.
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