CHIUSE CINQUE AZIENDE NEGLI ULTIMI TRE MESI LA SITUAZIONE E’ DI ESTREMA DIFFICOLTA

“Abbiamo perso occasioni lavorative per quarantasette persone in campo agricolo nella nostra città soltanto nell’ultimo anno. Le aziende che hanno chiuso, negli ultimi tre mesi, sono cinque. Dati che confermano la tendenza negativa di un quadro sempre più allarmante per un comparto trainante della nostra economia”.

Il capogruppo di “Ragusa Grande di Nuovo”, Enzo Licitra, mette in luce le gravi difficoltà con cui il settore si trova costretto a misurarsi, soffocato anche dalla grave crisi congiunturale che investe trasversalmente tutti gli ambiti produttivi. “In provincia – aggiunge Licitra – ci sono circa 9.700 imprese attive in agricoltura che continuano a recitare un ruolo di primo piano per la produzione del nostro Prodotto interno lordo. Nella nostra città, ma accade anche negli altri comuni iblei a vocazione agricola, le imprese, a causa delle complesse condizioni legate alla strutturazione dei debiti nonché all’incremento dei costi fissi, si vedono costrette a portare avanti scelte che, nella maggior parte dei casi, determinano anche la necessità di rinunciare a fare sopravvivere la propria azienda, proprio per l’insostenibilità di un percorso che tra entrate e uscite rende impossibile ogni garanzia per il futuro. Ma questo è un problema che il nostro Consiglio comunale, anche dopo il continuo interesse manifestato in tale direzione dal sindaco Nello Dipasquale, intende caricare sulle proprie spalle. Non è un caso che la protesta del movimento dei Forconi abbia fatto emergere la gravità della situazione. Ponendo in essere una piattaforma rivendicativa ricca di contenuti che, in aula, abbiamo già avuto modo di esaminare.

L’ultimo grido d’allarme che arriva dagli imprenditori agricoli ragusani, però, tratteggia una situazione molto grave. Se a questo andazzo non si riesce a porre rimedio, nei prossimi tre mesi le aziende che saranno costrette alla chiusura, nella nostra sola città, saranno almeno il triplo, vale a dire una quindicina. E’ opportuno che anche la deputazione regionale della nostra area svolga sino in fondo il proprio ruolo. Organizzando, perché no, degli incontri mirati con gli operatori del settore in cui possano essere illustrate le opportunità offerte dal Psr. Per quanto ci riguarda, dovremo creare le condizioni perché queste occasioni possano essere raccolte nella maniera dovuta”.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it