È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CHIARA SALLEMI E IL SOGNO DI OTTO GIORNI SULLA VESPUCCI
28 Ott 2012 16:05
Chiara Sallemi, una ragazza di Santa Croce Camerina, avendo una grande passione per il mare e per la vita marinara, desiderava essere prescelta fra alcuni giovani meritevoli negli studi segnalati dai Presidenti A.N.M.I. Ogni anno, infatti, la Marina Militare imbarca questi giovani talentuosi sull’Amerigo Vespucci per una breve mini-crociera di 8 giorni e Chiara è una di questi.
La segnalazione del presidente dell’Anmi di Ragusa, Salvatore Rosa, è stata accolta, per cui la giovane Chiara ha fatto questa bella esperienza. Ecco alla fine del suo eccezionale imbarco la descrizione dell’evento in una lettera inviata all’Amm. Pagnottella:
“Appena uscita fuori dalla stazione ferroviaria di Civitavecchia, vengo sopraffatta dall’emozione nello scorgere in lontananza gli inconfondibili pennoni di nave Amerigo Vespucci. Pochi passi mi separavano dal mio sogno che sembrava corrermi incontro:un attimo prima,incredula ed esitante, mi trovavo lì, sulla banchina del porto,davanti alla Nave più bella del mondo e l’attimo dopo ero già a bordo, seduta a mensa vicino al nostro accompagnatore che mi domandava cosa mi aspettassi da quell’esperienza. Per me era l’esperienza più bella del mondo ma non volevo avere aspettative: volevo farmi sorprendere, come piace a me, da tutto ciò che un mondo così nuovo e così affascinante poteva riservarmi,volevo prenderne il meglio e conservarlo come un prezioso ricordo. L’unica certezza che avevo era che sarebbe stata indimenticabile!
Effettivamente le sorprese sarebbero state tante e tutte belle.
Assegnata alla prima squadra,già dopo qualche ora avevo socializzato con i futuri compagni d’avventura,avevo montato l’amaca su cui avrei dormito ed avevo appreso che le parti in cui si articola la nave sono chiamate :”Castello”,”Centro Nave” e “Cassero”.
Concretizzavo, a mano a mano, di essere stata catapultata in una realtà retta da ritmi suoi propri,scanditi dagli avvisi tramite altoparlante(il primo della giornata è il memorabile:”SVEGLIA GENERALE”),dagli ordini impartiti dal comandante,dai suggestivi fischi del Nostromo e dai “cari” turni di guardia che hanno regalato a noi allievi momenti fondamentali di aggregazione e condivisione.
Il primo giorno di navigazione fu tutto una scoperta: manovrare le vele è la cosa più bella del mondo!Si tratta di una sorta di tiro alla fune diretto dai fischi del Nostromo:tutti dovevamo muoverci con velocità e precisione,la fatica non era indifferente ma,issata la prima vela,quale sensazione di stupore e soddisfazione nel vederla lì che si gonfiava fiera,quasi a voler dire alle altre vele:”Coraggio,ora tutte dopo di me!”.
Quel giorno,col sole che brillava in cielo,era bello persino lucidare gli ottoni:pratica irrinunciabile e terribilmente caratteristica. Con la mia amica Antonella ingannavamo il tempo trascorso a lucidare,canticchiando canzoncine marinare( come l’inno dei sommergibilisti) e questo ci faceva sentire quasi degli autentici marinai.
Ricordo ,invece,in modo un po’ meno romantico il mio incontro con “La Bionda”.Stavamo svolgendo il turno di guardia che va dalle 04:00 del mattino alle 08:00 ed avevamo “frattazzato” con spazzolone,il frattazzo appunto, e soda su e giù per il ponte per circa un’ora e mezza quando, eccole spuntare:”Le Bionde”.Quello che fino ad allora io,i miei compagni ed ogni casalinga che si rispetti avevamo chiamato:”Mocho”!!!!Dovevamo asciugare tutto,fino all’ultima goccia ed eravamo solo all’inizio della giornata!
Quella volta la stanchezza si fece sentire più del solito ma era comunque una bella esperienza perché condivisa con i compagni di squadra e che,malgrado tutto,ci ha regalato occasioni di autentica goliardia.
Di momenti indimenticabili,poi ,ce ne sono stati tantissimi:dal dormire cullati dal dondolio delle amache alle albe sul mare;il cielo stellato;l’emozione impagabile di stare al timone della Nave più bella del mondo, di notte, in una plancia silenziosa ed ovattata;apprendere il carteggio:imparare a calcolare il punto nave o le rotte;scoprire che le cime non si arrotolano ma si “abbisciano”;che se vuoi manovrare l’argano,devi munirti delle”aspe” e che devi stare attento a dove metti i piedi perché potresti inciampare in una delle”galloccie”sparse sul pavimento.
Tuttavia,il momento più bello,quello che mi ha regalato più emozioni e per il quale vorrei vivere su una nave tutta la vita è stato quello della cerimonia dell’Ammainabandiera. L’altoparlante avvisa tutti e,qualunque cosa ognuno stia facendo,ci si rivolge sull’attenti verso la nostra Bandiera che inizia quasi a danzare al suono dei fischi del Nostromo,mentre un sole caldo ed intenso sprofonda nel mare ed in sottofondo”una voce” recita la preghiera del marinaio. Non mi sono mai sentita così fiera di essere italiana.
Questa è stata la mia esperienza a bordo della Nave più bella del mondo che mi ha stregata ed ha rapito il mio cuore per sempre,lasciandomi un cassetto pieno di ricordi e l’orgoglio di aver fatto parte,anche se solo per qualche giorno,di quella grande famiglia che è la Marina Militare Italiana.
Per tutto questo ringrazio sentitamente l’ANMI di Ragusa ed il Presidente Cav. Salvatore ROSA,persona squisita , .L’Amm. Massimo MESSINA a cui vanno la mia riconoscenza e tutta la mia stima e l’ANMI di Roma nella persona del Presidente Amm. Paolo PAGNOTTELLA, grazie alla quale noi giovani possiamo avvicinarci ad esperienze belle e formative come quella che ho vissuto io a bordo di Nave Vespucci”.
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