CHE MESSAGGIO SI LANCIA CON UN CERTO CAPAREZZA?

Gent.mo Direttore,   La mattina di ferragosto, facendo colazione in un bar di Marina di Ragusa, mi sono casualmente imbattuto in un volantino pubblicitario che reclamizzava uno spettacolo musicale che si svolgerà a settembre a Ragusa. Ben venga qualsiasi iniziativa che si prefigga di far distrarre la gente, soprattutto in un periodo come questo, caratterizzato da tanti problemi e timori per un futuro sempre più incerto. Ma leggendo con maggiore attenzione il testo di quel volantino, ho notato che si usava la parola eretico e che sopra e sotto la raffigurazione dell’artista facevano bella mostra di se alcuni simboli satanici, o almeno credo che di ciò si trattasse, non intendendomi di questo campo e preferendo dedicarmi ad altri argomenti sicuramente più seri e costruttivi. Ebbene, in una società come la nostra, dove sembra che i valori siano andati a farsi friggere, non ci si deve meravigliare più di tanto se all’espressione artistica musicale si accostino certi argomenti che sicuramente nulla hanno in comune con essa. Ma questo non è tutto, perché non ho potuto fare a meno di notare che nello stesso volantino facevano bella mostra di sé gli emblemi istituzionali del Comune di Ragusa, della Provincia Regionale di Ragusa e, addirittura, della Regione Siciliana. L’aver visto questi stemmi raffigurati sul volantino pubblicitario mi fa pensare che gli Enti pubblici avranno dato il loro patrocinio alla manifestazione. Ora mi chiedo, si tratta di un patrocinio gratuito o hanno elargito un contributo economico per un evento che, tra l’altro, prevede il pagamento di un biglietto d’ingresso per gli spettatori? Se di contributo economico si trattasse, in questo periodo di “vacche magre”, caratterizzato da tagli alla sanità, alle pensioni ed a tanti altri servizi pubblici essenziali, ci si può chiedere se sia moralmente giusto tutto questo?  Che messaggio si lancia? Che esempio si dà? Ringraziandola, chiedo a Lei pubblicamente, Direttore, un suo parere.

Lettera firmata

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Risponde Franco Portelli direttore di Ragusa Oggi. Gent.mo lettore mi ha preso alla sprovvista perché non so chi sia questo signor Caparezza ed a maggior ragione ritengo che due o tre cose per il suo arrivo a Ragusa siano totalmente inventate. Se così non fosse sarebbe ancora più grave che la Regione Sicilia, che di sprechi se ne intende, perdesse il tempo a patrocinare questo signore che viene a Ragusa: E così la Provincia Regionale ed il Comune capoluogo che probabilmente non conoscono nemmeno loro Caparezza ma conoscono il manager che lo porta a Ragusa. Ora a noi non frega nulla di Caparezza, ma quello che ci da ai nervi è il fatto che la scusa dei patrocini o dei contributi è e resta tale perché poi i prezzi dei biglietti sono esattamente quelli che si praticano senza patrocini: Ed allora? Allora ogni manager ha il diritto di ingaggiare qualsiasi persona ma non ha quello di farmi cacciare un solo euro dalle mie tasche perché se paga qualcosa la Regione, la Provincia o il Comune  paghiamo io e lei.

Franco Portelli

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