È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
C’È UN’ITALIA CHE VUOLE VEDERE LE GRANDI OPERE ALLA SCALA, NON SULLO STRETTO DI MESSINA
14 Dic 2010 19:39
«Investire in cultura, tanto più nei momenti di crisi economica, salva il Paese dallo sfarinamento morale e dalla deriva economica, perché cultura significa innovazione e creatività». La Fabbrica di Nichi, movimento nato a macchia d’olio nelle varie realtà nazionali per sostenere la candidatura di Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà, a premier del centro-sinistra, punta ai saperi e alla cultura.
Nel libro “C’è un’Italia migliore”, che uscirà a gennaio, i sostenitori del governatore della Puglia lanciano alcune proposte per rilanciare il Paese. Come prima cosa, l’intera penisola dovrà essere innervata di fibra ottica, per garantire l’accesso al web veloce e a servizi pubblici comuni. Altra proposta è l’abbassamento dell’iva sulla musica, con la riforma della gestione dei diritti di proprietà intellettuale a partire dalla Siae e l’introduzione delle licenze di Creative Commons. Creatività e innovazione dovranno essere, infatti, i fattori in grado di consentire a un sistema economico di reggere le sfide della competizione globale.
Insomma, per i sostenitori di Nichi bisognerà lavorare per liberare dal giogo del conflitto d’interessi il mercato dei diritti cine-televisivi e di conseguenza per rafforzare le produzioni indipendenti. Un’Italia migliore, diversa, che punti alla creatività degli spiriti liberi e critici, capaci di non sottomettersi ad alcun potere. (S.V.)
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