Il Tar regionale della Sicilia blocca la realizzazione dell'impianto fotovoltaico previsto in contrada Cavadonna di Siracusa, ma che toccherebbe anche i territori di Canicattini Bagni e Noto. I giudici di Catania hanno pubblicato stamattina l'ordinanza di sospensiva, accogliendo il ricorso presentato dal Comune contro gli atti autorizzativi adottati dalla Regione. L'udienza sul merito della vicenda è stata fissata al 22 giugno del prossimo anno.
Il Tar ha sospeso gli effetti del decreto con il quale l'assessore al Territorio faceva proprio, il 16 aprile del 2021, il parere positivo di Valutazione di impatto ambientale (Via) integrato dalla Valutazione di incidenza ambientale. Nel valutare la richiesta di sospensiva, il Tar ha ritenuto "insufficiente" la "ponderazione dell'impatto complessivo del progetto" rispetto al Piano territoriale provinciale e rispetto al Piano energetico regionale. Inoltre ha giudicato "carenti nella valutazione" i chiarimenti forniti dalle controparti in merito a due aspetti: la "interazione dell'opera con le circostanti aree protette" in quanto Zone speciali di conservazione; la perimetrazione del futuro Parco nazionale degli Iblei i cui atti, già inviati dalla Regione al ministero dell'Ambiente, sono considerati vincolanti anche se il procedimento è in itinere. Concludono i giudici che "deve ritenersi prevalente, allo stato, la necessità di evitare il pericolo, accresciuto dalle notevoli dimensioni dell'impianto, di un'irreversibile trasformazione dell'area".
Intanto le associazioni ambientaliste continuano a sollecitare il pieno completamento dell'iter riguardante il Parco degli Iblei. Parla Italia Nostra. "Il Parco Nazionale degli Iblei previsto nella legge n. 222 del 29/11/2007, attende ancora il completamento del suo iter istitutivo. Lo svolgimento della lunga fase delle concertazioni – con tre distinte concertazioni nel 2010, nel 2017, nel 2019 – ha coinvolto i ventisette comuni compresi nella proposta di istituzione dell'area protetta, i Liberi Consorzi Comunali di Siracusa e Ragusa, la Città Metropolitana di Catania, la Regione Siciliana con l'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, tante associazioni culturali, ambientali e molteplici realtà in qualità di portatori di interessi, in un lungo processo che non si è ancora concluso con l'istituzione del parco".
Lo dichiara Edoardo Croci (Italia Nostra).
"La sua istituzione, oltre a rappresentare un indispensabile riconoscimento utile alla tutela e alla conservazione di un'intera area dell'altipiano ibleo compreso fra le province di Siracusa, Ragusa e Catania – di straordinaria importanza ambientale, naturale, culturale, archeologica, enogastronomica, etnoantropologica – potrebbe produrre importanti e concreti benefici socioeconomici per le comunità locali, in linea con gli obiettivi prefissati dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell'Onu". "Nell'anno 2021, in Sicilia, compresa l'area degli Iblei, sono andati in fumo oltre 78 mila ettari di superficie boschiva e vegetazionale, con una media giornaliera di 135 roghi nei mesi più caldi di luglio ed agosto, per un totale di oltre 8.113 incendi. Istituire il Parco consentirebbe di avere maggiori strumenti e risorse per la prevenzione e il monitoraggio del fenomeno, oltre a ridurre le spinte speculative. Nel Rapporto del Ministero della Transizione Ecologica e Unioncamere, intitolato "L'economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette" – che ha preso in esame i territori di 23 Parchi nazionali – sono state censite oltre 68.000 attività produttive, con un'incidenza elevata di attività commerciali, agricole, artigianali, ristorative e del settore turistico, di fatto contraddicendo quanti teorizzano la paralisi delle attività economiche all'interno delle aree protette".
"Le aree protette costituiscono oggi un vero e proprio motore per la transizione ecologica e sono un laboratorio di pratiche innovative di blue e di green economy che favoriscono la nascita di piccole e medie imprese, essenza del modello produttivo italiano. Le ultime statistiche sull'ecoturismo confermano una presenza annua sempre in crescita, con un dato di oltre 105 mila posti di lavoro generati nel comparto e un indotto economico di oltre 5,5 miliardi di euro. Diventa perciò prioritaria l'istituzione del Parco Nazionale degli Iblei e si chiede quindi alle istituzioni preposte di procedere speditamente al completamento degli ultimi atti amministrativi", conclude Croci.