Cava dei Modicani resterà operativa sino a Marzo del 2019. Prorogata operatività dal commissario Piazza

Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ‘salva’ l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Cava dei Modicani a Ragusa consentendo così ai comuni iblei di poter conferire i loro rifiuti sino ad un massimo di 146 tonnellate al giorno. Il Commissario straordinario Salvatore Piazza ha firmato ieri un’ordinanza contingibile ed urgente per consentire la prosecuzione temporanea dell’esercizio dell’impianto TMB di “Cava dei Modicani” a Ragusa sino al 31 marzo 2019.

L’ordinanza si è resa necessaria perché l’impianto è in attesa di ricevere dalla Regione siciliana l’Autorizzazione di Impatto Ambientale (le cui prescrizioni sono state fissate in conferenza di servizio lo scorso 22 marzo) e perché l’ordinanza del presidente della Regione che ha consentito il funzionamento dell’impianto è scaduta il 30 novembre scorso e non è stata rinnovata, pertanto, il presidente della Srr Ato 7 Ragusa, Giuseppe Cassì, ha chiesto l’intervento del Commissario straordinario dell’ex provincia di Ragusa con l’emissione di un’ordinanza ex art. 191 del D.lgs.vo 152/2006 e ss.mm.ii. per l’autorizzazione all’esercizio temporaneo dell’impianto TMB sito presso la contrada di “Cava dei Modicani”di Ragusa nelle more che i competenti organi regionali provvedano all’istruttoria e alla relativa autorizzazione in via ordinaria dell’impianto in questione.

Preso atto di questa richiesta il Commissario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, ha indetto una conferenza di servizio ieri pomeriggio che si è conclusa solo a tarda sera e in forza dei pareri dell’Asp 7 e dell’Arpa e preso atto delle situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente e considerato che lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani non differenziati avvengano in conformità ai principi di autosufficienza e di prossimità con il ricorso ad una rete integrata ed adeguata di impianti, tenendo conto delle migliori tecniche disponibili e del rapporto tra i costi e i benefici complessivi, al fine di permettere lo smaltimento e il recupero in uno degli impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione o raccolta in modo da ridurre i movimenti dei rifiuti stessi, ha ritenuto opportuno al fine di evitare l’interruzione di pubblico servizio e l’insorgenza di emergenze ambientali ed igienico-sanitarie di emettere l’ordinanza di proroga di funzionamento dell’impianto di TMB sino al 31 marzo 2019.

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