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Castello di Donnafugata: la Provincia svela il suo progetto per la gestione
14 Ott 2024 17:13
In attesa di conoscere dal Comune di Ragusa quali saranno gli esiti futuri del partenariato pubblico-privato per la gestione del Castello di Donnafugata, visto che venerdì scorso è scaduto il termine entro cui presentare eventuali proposte alternative, stamani la Provincia, o meglio il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, ha svelato la sua proposta dopo aver annunciato, proprio venerdì scorso, di aver partecipato.
La conferenza stampa è stata tenuta dal Direttore Generale del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Nitto Rosso, che ha appunto annunciato la proposta di partecipazione all’avviso pubblico del Comune di Ragusa per la gestione del complesso di Donnafugata e del Sistema museale comunale.
Ribadendo che la decisione è stata assunta con spirito sussidiario e partecipativo, in una visione prospettica della valorizzazione di un importante bene culturale del territorio provinciale, il Direttore Rosso, affiancato dal coordinatore scientifico del progetto Andrea Guastella, è entrato nel dettaglio della proposta di PSPP che si basa sulla costituzione della “Fondazione Castello di Donnafugata” che sarà dotata di un capitale di 100 mila euro.
La proposta di Partenariato pubblico-privato, è stato detto, si basa su tre pilastri solidi:
– in primo luogo, il Castello di Donnafugata e il territorio circostante hanno un valore storico e culturale di rilevanza internazionale, ma necessitano di una gestione più moderna e strutturata per migliorare la conservazione del sito, l’accessibilità, la qualità dei servizi e l’esperienza del visitatore, adeguandosi agli standard internazionali. Questo si ottiene attraverso interventi mirati di recupero, l’integrazione di tecnologie interattive, un’offerta di eventi culturali diversificata e un’organizzazione professionale della gestione.
– in secondo luogo, il Castello ha già dimostrato una capacità di attrarre flussi turistici, come evidenziato dai dati di affluenza annuale. Tuttavia, questi numeri possono essere aumentati grazie a una strategia mirata che includa il miglioramento delle infrastrutture di accoglienza, l’organizzazione di mostre temporanee di rilevanza internazionale e il rafforzamento della promozione turistica a livello globale.
Infine, gli interventi mirati per garantire la sostenibilità culturale ed economica comprendono la riqualificazione degli spazi espositivi, la creazione di percorsi inclusivi per visitatori con disabilità, e la valorizzazione del patrimonio locale attraverso collaborazioni con operatori culturali e turistici. Queste azioni consentiranno di allineare il sito agli standard dei grandi complessi culturali internazionali, garantendo al contempo un ritorno economico stabile per il Comune e un impatto positivo duraturo sul tessuto locale.
La fondazione di partecipazione ha scopo non lucrativo ed il patrimonio è destinato al raggiungimento di un obiettivo predefinito ed invariabile che viene fissato nell’atto costitutivo. Il soggetto proponente è il Libero Consorzio Comunale di Ragusa che si impegna a costituire una fondazione di partecipazione con numerosi soggetti partner di rilevanza internazionale e nazionale. Tra i partner citati, CoopCulture, Vivaticket, Aurea Phoenix, Sudestasi Contemporanea, M’arte scultura, Orto Botanico del Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo, Medialive, Bepart, U’Game, Porto Turistico Marina di Ragusa Spa.
“Alla pari dell’ATI, anche la Fondazione – ha spiegato Rosso – troverà vita nel momento in cui la scelta del Comune di Ragusa ricada su questa proposta. I partner partecipano alla governance del bene culturale portando la loro esperienza, la loro storia, la loro capacità. La Fondazione Castello di Donnafugata si inserisce in rapporto con il Comune di Ragusa, seguendo le regole dell’accordo di Partenariato.
Il Partenariato intende anzitutto perseguire l’adeguamento del Castello di Donnafugata – nonché del suo Parco, del Mudeco – Museo del Costume e di Palazzo Zacco – ai criteri tecnico-scientifici e standard per i musei previsti dalla Legge (art. 150, comma 6, d.l. n. 112/1998), il suo adeguamento agli standard di qualità del sistema museale regionale siciliano e la sua trasformazione sostenibile in un hub culturale e ricreativo di primo livello, in grado di attrarre manifestazioni sempre più qualificate e di ampio respiro e un numero maggiore di visitatori. Tale obiettivo è altresì perseguito attraverso il coinvolgimento diretto di tutti gli operatori culturali e turistici sul territorio, a cominciare da quelli già operanti nel Castello e nelle aree limitrofe, che si raccordano con attori nazionali e internazionali. Particolare attenzione verrà riservata all’organizzazione di grandi eventi (mostre, spettacoli, rassegne di performance e teatro, ecc.), gli unici in grado di diversificare un’offerta già ricca e articolata. A tale scopo, la proposta prevede una riorganizzazione degli spazi e della loro modalità di fruizione.
Direttore artistico del Complesso monumentale del Parco e del Castello sarà Enrico Castiglione, regista, scenografo, direttore artistico italiano, conosciuto ed acclamato a livello internazionale per le sue regie teatrali ed insieme cinematografiche di opere liriche ed eventi musicali, con oltre duecento produzioni regolarmente trasmesse dalle principali reti televisive del mondo. Direttrice del Castello di Donnafugata e del Mudeo sarà Evelina De Castro, direttrice del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, coadiuvata dallo storico dell’arte e curatore Andrea Guastella. Direttore del Parco del Castello sarà Rosario Schicchi, direttore dell’Orto Botanico del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università degli studi di Palermo.
Coordinatore generale del Progetto di Partenariato, responsabile degli eventi e della comunicazione sarà Andrea Guastella, che ha curato e stilato su incarico del Libero Consorzio il progetto di PSPP. Direttore di Palazzo Zacco sarà il curatore d’arte Ciro Salinitro, coadiuvato da Dario La Mendola, ordinario di estetica all’Accademia di Belle Arti di Palermo ed esperto di Botanica, che sarà il Responsabile delle attività educative. Responsabile del restauro e della conservazione sarà la restauratrice Miriam Stragapede, coadiuvata dalla collega Teresa Iozzia. Responsabile del marketing, della comunicazione, della cooperazione e internazionalizzazione sarà il manager Remo Tagliacozzo, amministratore unico dell’Acquario Romano Casa dell’Architettura.
Sarà costituito uno staff operativo che gestirà tutte le fasi di attuazione del Progetto e garantirà l’effettiva realizzazione della proposta di Partenariato. Il Gruppo si avvarrà di collaborazioni scientifiche per i singoli aspetti che saranno affrontati nel tempo. Verrà selezionato personale operativo. Le funzioni attivate saranno: biglietteria, informazioni e prima accoglienza; organizzazione mostre ed eventi pubblici e privati; sorveglianza e accoglienza e servizio pulizie nel Parco, nel Castello e nel Mudeco; manutenzioni e cura del verde. Il team di lavoro sarà costantemente accompagnato dalla figura del Disability Manager, che progetterà e attuerà tutte le misure necessarie per facilitare l’accesso al Complesso monumentale delle persone con disabilità”.
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