Caso Nuovo Ospedale di Ragusa, “Il sindaco si dia una svegliata”

Mai
prima d’ora, nella storia della nostra città, si è verificato un
episodio tanto grave capace di mettere in pericolo la salute dei
ragusani e, allo stesso tempo, quella degli abitanti delle città vicine.
Una vicenda di piccola politica capace di generare danni grandissimi.
Siamo
nel caos, nato dalla fretta di inaugurare una struttura ancora
incompleta solo per soddisfare il narcisismo di qualcuno. Il tutto
condito da indagini e sequestri che hanno reso necessario il
dietrofront. Nel frattempo, nessuno di quelli che sarebbero nelle
condizioni di portelo fare ha ancora assunto delle responsabilità. Anzi,
abbiamo assistito prima ai complimenti, poi ai rimproveri. E mentre si
affronta la faccenda dandogli lo stesso peso di una sagra di paese, i
cittadini e il personale dell’ospedale stanno subendo enormi disagi.
Il
sindaco si dia una svegliata e si occupi di dare ai cittadini
l’occasione di fare chiarezza. Convochi un Consiglio comunale aperto e
urgente – come Laboratorio politico 2.0 lo abbiamo chiesto qualche
giorno fa – in modo da offrire alla cittadinanza analisi lucide e
risposte concrete. Insieme alla deputazione si adoperi, il primo
cittadino, per attuare tutte le procedure necessarie per riportare la
situazione alla normalità.
Anche il presidente della Regione Crocetta
ha il dovere morale di intervenire con fermezza piuttosto che
continuare nel valzer di nomine di commissari e manager nel quale lo
abbiamo visto impegnato ultimamente. Ma soprattutto, il Governatore deve
prendere la decisione di non prorogare la direzione generale di Aricò
perché la sua gestione della sanità in provincia di Ragusa è stata
rovinosa, partendo dal piano aziendale che abbiamo contestato in ogni
modo e finendo con questo capolavoro di approssimazione che è stato il
trasloco dell’Ospedale Civile al NOR.
Ci auguriamo solo che i costi
di tutta questa farsa non ricadano sulle spalle della collettività, ma
su quelle dei responsabili di questa baraonda.
Ognuno torni a fare il proprio dovere con determinazione e serietà, che lo si faccia presto!

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