Carburanti: il governo taglia le accise per un mese. Meno 25 centesimi

Il governo dovrebbe tagliare le accise sui carburanti di 0,25 euro per un mese. È quanto prevede la bozza del decreto Mef-Mite in cui si evidenzia che per il taglio saranno utilizzati 308,17 milioni di euro di maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre del 2021.

L’extra gettito di 308,17 milioni di euro consente di ridurre le aliquote di accisa applicate alla benzina, al gasolio ed ai GPL usati come carburanti, le cui aliquote attuali sono pari, rispettivamente, a euro 728,40 per mille litri (benzina), euro 617,40 per mille litri (gasolio) ed euro 267,77 per mille chilogrammi (Gpl).

A decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione dello stesso decreto nella Gazzetta Ufficiale e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data, si legge nella bozza, le aliquote di accisa saranno applicate, per la benzina, nella misura di 643,24 euro per mille litri, per il gasolio come carburante nella misura di 532,24 euro per mille litri e per i GPL usati come carburante nella misura di 182,61 euro per mille chilogrammi.

Il decreto del governo sulla riduzione delle accise sui carburanti vale oltre 10 centesimi di risparmio al litro per i consumatori. Alla riduzione di 8,5 centesimi prevista nel provvedimento congiunto di Mef e Mite va aggiunta infatti l’Iva al 22%, che porta il taglio totale a 10,37 centesimi.

La riduzione delle accise sui carburanti di 8,5 centesimi al litro per un mese, prevista dalla bozza di decreto ministeriale Mef-Mite, è un “dato di partenza, parziale”, in realta’ il decreto stanzia cifre “piu’ significative”. E’ quanto spiegano fonti ministeriali.

Il taglio delle accise per 25 centesimi di euro è insoddisfacente per il Codacons, e non risolverà il problema del caro-carburanti. Lo afferma l’associazione che, dati alla mano, fornisce tutti i numeri sulla misura approvata ieri dal Governo.

La riduzione delle accise per 25 cent produrrà un calo dei prezzi alla pompa pari a 30,5 centesimi, considerata anche l’Iva che si applica sull’accisa – analizza il Codacons – Questo significa che, sulla base degli ultimi prezzi ufficiali comunicati dal Mite, per effetto del provvedimento del Governo la benzina costerà in media 1,879 euro al litro, il gasolio 1,849 euro.

Un risparmio rispetto ai prezzi attuali di benzina e gasolio pari a circa 15,2 euro a pieno.

Se però si analizza l’andamento dei listini dei carburanti nell’ultimo anno, si scopre che il bilancio è ancora fortemente in perdita per i consumatori: rispetto allo stesso periodo del 2021, infatti, la benzina costa oggi il 39,4% in più (2,184 euro al litro), il gasolio addirittura il 50% in più (2,154 euro/litro). Aumenti che producono un maggior esborso per le famiglie pari a +30,9 euro per un pieno di benzina, +35,9 euro per un pieno di diesel.

Il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale spiega che “I consumatori sono fortemente delusi dalle misure sulla benzina contenute nel decreto approvato ieri dal Governo.  Le accise andavano infatti dimezzate, e c’erano ampi margini per una riduzione ulteriore della tassazione sui carburanti che riportasse i listini alla pompa a livelli accettabili. Insufficiente poi tagliare la accise solo per un mese, considerato che dallo scorso ottobre i prezzi alla pompa della benzina hanno superato quota 1,7 euro al litro salendo costantemente fino ad arrivare ai record odierni e impoverendo famiglie e imprese”.

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