CarbonaraDay: una pasta e mille modi per farla. Ecco le varianti da Nord a Sud

Classica o con cipolla rossa caramellata, con fiori di zucca o mantecata con broccolo romanesco, ‘nduja e stracciatella, profumata al tartufo nero o condita con petto d’anatra e caciocavallo. Si presta e mille varianti, sperimentazioni e golosi assaggi la carbonara del ristorante romano ‘Eggs’, nel cuore di Trastevere. E nella Giornata Mondiale della Carbonara, che si celebra il 6 aprile, non c’è nulla di più attuale, ma anche di straordinariamente edificante.

Una carta strappasorrisi, con un primo piatto che appartiene alla tradizione ‘made in Rome’, riletto, rivisitato per soddisfare tutti i gusti, per far rivivere qualche ossessione (culinaria) e molti capricci. Lo chef Barbara Agosti, origini piemontesi, ha pensato a tutti e a tutti. C’è la carbonara per chi non mangia né carne, né pesce, con verdure di stagione e con tonnarello gluten-free, per chi non mangia carne, con gambero rosso di Sicilia, pistacchi e agrumi o (a scelta) in versione ‘tonnarello acqua e farina’ con crema di zucca, castagne, pinoli tostati e erbe aromatiche o con guanciale, crema di pecorino e uovo, piatto realizzato però con spaghetti di patate. Per i nostalgici e i più conservatori c’è la ‘carbona 1954’, ovvero la prima ricetta ufficiale pubblicata su La Cucina Italiana realizzata con tonnarello acqua e farina, pancetta rosolata, aglio, uovo e gruviera.

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