CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019

 Un primo incontro tecnico si è svolto a Siracusa lo scorso 2 agosto tra i comuni del sud-est  della  Sicilia  (Siracusa, Noto, Palazzolo Acreide, Cassaro, Ferla, Sortino, Catania, Caltagirone, Militello Val di Catania, Acireale, Ragusa, Modica, Ispica, Scicli, Mazzarino, Piazza Armerina) per preparare la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019 di Siracusa e del territorio del sud est. Il titolo è stato istituito nel 1985 dall’ Unione Europea allo scopo di valorizzare la ricchezza, la diversità delle culture europee e i loro tratti comuni, migliorare la conoscenza che i cittadini europei hanno gli uni degli altri, favorire la presa di coscienza dell’appartenenza ad una medesima comunità. Dal 1985 sono state già 32 le città designate Capitali Europee della Cultura. In Italia hanno ottenuto il titolo le città di Firenze (1986) e di Genova (2004). Il programma prevede che ogni anno vi siano due Capitali Europee della Cultura, scelte secondo un criterio di rotazione degli stati membri dell’ Unione Europea e in base a requisiti di selezione molto rigorosi. E’ previsto che per il 2019 il premio venga assegnato ad una città italiana  e ad una città della Bulgaria.

La delegazione del Comune di Ragusa   che ha partecipato alla riunione era composta dal consigliere comunale Filippo Spadola e il dirigente del settore VII Santi Distefano.   Nel corso dell’incontro si è focalizzata l’attenzione sulla stesura del progetto internazionale da presentare all’ Unione Europea entro il 20 settembre prossimo, si è condiviso il logo della candidatura e stabilito, su proposta del Comune di Ragusa, di presentare ogni  soggetto partecipante unitamente come polo logistico, polo culturale e polo delle qualità delle produzioni locali, anziché fare suddivisioni per singole funzioni.  “Ogni territorio ha le sue “ricchezze” in termini di infrastrutture, di cultura e di produzioni di qualità che  serviranno alla elaborazione del progetto – spiega il consigliere Spadola – Ragusa, ad esempio, potrà puntare sulle potenzialità di crescita legate al porto turistico di Marina di Ragusa e all’aeroporto di Comiso, sull’enorme patrimonio artistico e monumentale la cui singolarità è stata sancita dal riconoscimento Unesco, su eventi culturali di grande richiamo come Ibla Buskers e Ibla Grand Prize, sugli interscambi culturali con l’isola di Malta  specie riguardo all’ interesse dei siti archeologici, sull’attività del Centro di Servizi Culturali tramite cui operano ben 56 associazioni culturali”.

“La candidatura di Siracusa e del sud est siciliano a “Capitale Europea della Cultura 2019” – sottolinea il sindaco Piccitto –  è una straordinaria opportunità per contrastare la storica marginalità di questo territorio nel sistema europeo e potere assumere un ruolo prestigioso in termini di visibilità e vantaggi sia  culturali che  sociali ed economici”.

 

 

 

 

 

 

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