CAOS PD. GIOVANI DEMOCRATICI SUL PIEDE DI GUERRA

Non c’è pace per il Partito Democratico. Le ultime vicende hanno provocato proteste, manifestazioni della base, occupazioni e autoconvocazioni di iscritti. Suscitando lo smarrimento dei vertici. Da Palermo a Chiaramonte Gulfi, è un susseguirsi di iniziative spontanee, propagandate attraverso i social network e una catena di sms. Il partito è in subbuglio.

Significativa, ma forse non supportata a dovere, l’azione intrapresa dai Giovani Democratici che hanno occupato le sedi di partito in segno di contestazione all’accordo di un governo formato dal Pd e dal Pdl. In questa delicatissima fase anche i Giovani Democratici di Ispica hanno voluto far sentire il proprio sdegno verso i loro dirigenti attraverso una nota dai toni molto forti.

“Lo scollamento tra classe dirigente e la base è sotto gli occhi di tutti” – dichiarano i giovani del Pd ibleo – “è inammissibile che non ci si renda conto del volere di tutti quei militanti che attivamente portano avanti il partito nel territorio. Queste scelte discutibili impediscono a noi giovani, e a tutti gli uomini e donne dei vari circoli territoriali di portare avanti un’azione politica basata su idee e ideologie, puntualmente tradite dai dirigenti a Roma. Abbiamo improntato” – continuano – ” l’ultima campagna elettorale per le politiche sul “mai con il PdL”, adesso come faremo a spiegare alla gente un governo di larghe intese?”

Critiche anche per Fausto Raciti, deputato e coordinatore nazionale dei giovani democratici, reo di non aver sostenuto nella recente Direzione nazionale le istanze dei tanti giovani che in quello ore occupavano ad oltranza le segreterie.

“In questo momento” – sostengono i giovani del Pd di Ipica – “di confusione e perdita di identità, crediamo che bisogna porre al centro dell’attenzione le tematiche più urgenti con un governo del cambiamento, delle riforme e del lavoro che si impegni il più possibile a risolvere i  problemi che attanagliano le fasce piu deboli della nostra nazione senza alleanze controproducenti.”

La soluzione prospettata dai giovani democratici ispicesi è lodevole e coraggiosa ma comunque irricevibile perchè arriva in ritardo e il matrimonio tra Pd e Pdl si sta già consumando. Sarebbe, invece, interessante capire come si è arrivati a questo punto: o quella del Pd è una classe dirigente incapace in vent’anni a contrastare le politiche “liberiste” di Berlusconi, oppure il Pd in tutti questi anni è stato complice, in qualche modo.

Magari un po dell’uno e un po dell’altro.

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