Cala il numero degli immobili pignorati nel ragusano. Deprezzato grande hotel all’asta

Sono stati 1.026 gli immobili pignorati lo scorso anno in provincia di Ragusa.

La provincia è al 76esimo posto a livello nazionale per numero di lotti in vendita, in calo rispetto allo scorso anno, ma in aumento rispetto al primo semestre, compatibilmente con la ripresa nella fissazione di nuovi esperimenti di vendita. Del resto, alla pandemia è susseguito un ulteriore periodo di gravi difficoltà economiche che ha reso più difficile la possibilità di appianare le controversie tramite accordi a saldo e stralcio. E’ quanto si legge nel “Report Aste 2022” del Centro Studi Astasy Analytics di NPLs Re_Solution. I dati base sono stati reperiti dai siti ufficiali che il ministero di Giustizia ha autorizzato alla pubblicità legale delle esecuzioni immobiliari.
Valore di oltre 138mln e mezzo
Il valore di tutti i beni in asta a Ragusa nell’anno 2022 è stato di 138.619.408,67 euro, per un valore medio pari ad 135.106,64 €, con possibilità di offerta minima pari ad  108.412.690,46 €.

Oltre 630 gli appartamenti pignorati

La parte più numerosa di beni in asta è riconducibile alle unità residenziali; sono ben 630 gli appartamenti con box e cantine, cubando oltre il 60% di tutto il parco immobili in asta, il cui valore medio di base d’asta è sui 65mila euro, un dato molto al di sotto della media nazionale. Il dato può essere giustificato dal fatto che le aste sono dislocate prevalentemente al di fuori del capoluogo di provincia in cui invece si trovano i beni di maggior valore economico.
“Importante” invece viene definito il numero di terreni (agricoli ed edificabili) che contano 102 lotti in asta in questo primo periodo.

L’asta più alta: struttura ricettiva tra Comiso e Vittoria

L’asta più alta come valore è stata quella bandita, nel secondo semestre 2022, nel  concordato preventivo n. 5/2014, pendente presso il Tribunale di Ragusa, avente ad oggetto un complesso ricettivo con struttura wellness sito tra Vittoria e Comiso, in contrada Bosco Rotondo.
L’asta tenutasi a novembre 2022, con un prezzo base pari ad 10.700.000,00 euro ed un’offerta minima pari a poco oltre gli otto milioni, è andata deserta ed è fissata una nuova asta per il mese prossimo, con un prezzo base d’asta parti ad 8.560.000 euro ed un’offerta minima di 6.420.000,00 euro, con un deprezzamento di circa il 40% del valore iniziale.
Morana (NPLs Re Solution): “Perché è un affare”
“Non stupisce il fatto che si tratti di un complesso turistico, in quanto resort e centri benessere sono stati tra i soggetti più colpiti dalla pandemia, stanti le prolungate chiusure. Un immobile di queste dimensioni può attrarre una platea circoscritta di ‘compratori’, sia per la cifra richiesta, sia per la peculiarità della destinazione commerciale – spiega Massimiliano Morana, amministratore delegato di NPLs_RE Solutions -. Attualmente, a disincentivare l’acquisizione di una struttura ricettiva, potrebbe essere anche l’aumento dei costi di gas ed energia elettrica che ne rendono molto più oneroso il mantenimento; gli aumenti sono destinati a ripercuotersi sui prezzi e, se ciò avvenisse in maniera smodata, potrebbe disincentivare gli avventori. Incentivante potrebbe essere il fatto che sono inclusi nella vendita le attrezzature e i beni strumentali presenti in tutti gli ambienti, e che il ramo d’azienda formato dai beni materiali e immateriali, rapporti contrattuali e contratti, risulta affittato secondo regolare contratto”.

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