È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CAFFÈ CONCERTO DEL MAESTRO GIORGIO RIZZA
17 Gen 2011 21:26
Sabato 15 gennaio il Caffè Letterario “S:Quasimodo” di Modica ha ospitato Giorgio Rizza, il suo Caffèconcerto, insieme a Giorgio Sparacino che ha letto estratti dei Promessi Sposi. Il professore Michele Armenia ha guidato il folto pubblico in una interpretazione del famoso romanzo manzoniano. “Dare spazio alla lettura dei Promessi Sposi in occasione del centocinquantesimo dell’unità d’Italia è un contributo semplice per rinforzare quel clima di unità che in questi mesi stiamo vivendo in tutta la nazione”. Così il presidente del Caffè letterario Domenico Pisana ha aperto la serata che dalle prime battute si è subito rivelata intensa e coinvolgente. Interessantissimo è stato il percorso sul quale si è mosso il prof. Armenia che ha voluto rileggere il romanzo alla luce dei ricordi e delle conoscenze letterarie in possesso del Manzoni.
“Mi sono chiesto: cosa c’è alla base del romanzo?- afferma Armenia- Quali letture celebri hanno accompagnato Manzoni nella sua formazione? E quali quelle che possiamo ravvisare nel dipanarsi della storia ho ravvisato almeno tre grandi poemi: l’Iliade, l’Eneide, e la Divina Commedia”. Lo scorrere della serata è stato un alternarsi di letture che hanno confermato questa tesi. “Certo non sono solo queste le vicende note ravvisabili – seguita Armenia- ma il romanzo manzoniano si pone soprattutto come sublime sintesi dei tre poemi citati”. Insomma una serata importante quella di sabato, all’insegna della grande letteratura e della ottima musica affidata nelle mani del Maestro Rizza. A Sparacino l’uditorio ha riconosciuto maestria nell’atteggiamento di rigoroso silenzio con cui è stata accolta la lettura accorata. (Marcella Burderi)
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