BOTTA E RISPOSTA DIPASQUALE BATTAGLIA

04 Mag 2011 17:44

Pomeriggio politicamente ricco di colpi di scena quello di mercoledi a Ragusa per la vicenda della “scomparsa” dei fondi sulla legge speciale su Ibla (oltre cinque milioni di euro per tre anni) – Comincia il sindaco Dipasquale che con una conferenza stampa indetta in urgenza convoca i giornalisti e dice che nella finanziaria della Regione mancano perchè annullati tutti i fondi delle leggi speciali e quindi anche per Ibla.

Un “terremoto” vero e proprio che fa il giro della provincia e fa succedere il finimondo mediatico. “Spero di sbagliarmi ma non c’è traccia nella finanziaria dei soldi per Ibla come recita l’art.3 comma 4 della legge che appunto annulla tutti i precedenti stanziamenti” dice Dipasquale preoccupato e chiama in causa i deputati regionalI della Provincia di Ragusa che hanno votato si all’Assemblea regionale: “Scriveremo al Commissario dello Stato in Sicilia per fare cassare questa parte di bilancio che è di vitale importanza per l’economia ragusana mentre, aggiunge, Lombardo si dimostra ancora una volta nemico di Ragusa come ha scritto qualche giornalista”. Non passano che poche ore che il candidato a sindaco dell’Mpa chiama il presidente Lombardo  ed indice una conferenza stampa per dire che  le dichiarazioni di Dipasquale non sono veritiere e che nessuno dei deputati iblei ha presentato atti parlamentari per reinserire le somme in bilancio e che quanto prima, in occasione dell’incontro Regione-autonomie locali saranno ripristinati i finanziamenti per la legge su Ibla che viene confermato essere sempre di cinque milioni di euro l’anno.

A tarda sera la vicenda non era ancora definitivamente chiarita anche se Lombardo aveva promesso di comunicare la decisione nel suo blog. Tutto appianato? Non proprio così perchè i soldi mancano davvero e nessuno aveva chiesto di recuperarli e tutto stava andando a rotoli se Dipasquale non si fosse accorto (non sappiamo come) dell’ammanco e dell’art. tre comma quattro che tutto questo sfacelo ha permesso. Insomma una “guerra” dei nervi che inciderà in maniera forte sulle prossime giornate di campagna elettorale.