BOCCIATA ALL’ARS LA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE

“La bocciatura della doppia preferenza di genere in seno alla legge elettorale votata nei giorni scorsi all’Ars rappresenta un passo indietro che mette in luce l’arretratezza culturale di una intera classe dirigente”. Esprimono in questi termini il proprio rammarico le consigliere provinciali del Pd, Venera Padua e Angela Barone, dopo la votazione all’Assemblea regionale siciliana. “Intendiamo innanzitutto – continuano – rivendicare l’impegno del nostro partito che è però stato vanificato dalla presenza di troppi franchi tiratori da parte di tutte le varie componenti politiche in aula. Presenza che ha, di fatto, annullato il percorso che si era compiuto: la doppia preferenza di genere sarebbe stata facoltativa oltre ad avere una durata limitata nel tempo.

Ecco perché riteniamo che in Sicilia torni a fare capolino una arretratezza culturale che ci fa sembrare anni luce lontani da ciò che ci raccomanda l’Europa. Ci chiudiamo nei palazzi del potere, condizionati da mille tatticismi, senza che nulla, su questo versante, cambi davvero. Ci sentiamo indignate ed amareggiate. Non certo stupite visto che, purtroppo, queste difficili situazioni le abbiamo già sperimentate anche sulla nostra pelle appena durante lo scorso mandato della consiliatura a viale del Fante. Anzi, in quella occasione, al Consiglio provinciale, dopo che furono cassate alcune norme dello Statuto dell’ente, si registrò un clamoroso passo indietro per quanto riguarda la democrazia paritaria, vanificando anni di battaglie. Il tempo passa ma la cultura su questi argomenti, di cui non dovremmo neppure parlare, tanto dovrebbe essere scontata la loro applicazione, tarda a decollare”.

 

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