Bike, Gsd Almo 1966: sabato e domenica raduno collegiale di tutti gli atleti

Si comincia. Con grande entusiasmo. Per raggiungere obiettivi sempre più prestigiosi. Il Gsd Almo 1966 non vuole lasciare alcunché di intentato con riferimento a una stagione, quella del 2021, che ufficialmente prenderà il via sabato e domenica, a Monterosso Almo, con un raduno collegiale di tutti gli atleti. Il gruppo pernotterà in una struttura individuata per l’occasione proprio per fare in modo che questo miniritiro possa garantire le risposte che la società si attende.

Sabato, in particolare, di mattina saranno effettuati i test incrementali per ogni corridore. Poi, ci saranno le sedute di allenamento che saranno reiterate anche nella giornata di domenica. La chiamata a rapporto per le categorie Esordienti, Allievi e Juniores. Questi gli atleti e le atlete che animeranno la due giorni. Esordienti: Giuseppe Garofalo (Ispica), Margherita Putelli (Augusta), Clelia Centamore (Scordia) e Diana Ingrid Putelli (Augusta).

Allievi: Luca Brancato (Sortino), Francesco Minissale (Messina), Danilo Monteforte (Catania), Diego Catalfamo (Paternò), Giuseppe Carmemi (Paternò), Raffaele Tela (Monterosso). Juniores: Enrico Ficili (Scicli), Marco Brancato (Sortino), Michele Brugnano (Palermo), Giuseppe Daidone (Trapani), Giuseppe Giuliana (Ispica) e Marco Minissale (Messina, provenienti dal team Nibali). Toccherà ai direttori sportivi Enrico Tela e Vincenzo Figura fare il punto della situazione e instradare il gruppo lungo la via caratterizzante la nuova stagione.

“C’è molto entusiasmo – afferma Giuseppe D’Aquila a nome del Gsd Almo 1966 – vogliamo fare bella figura, soprattutto nel campionato regionale e in alcune competizioni a livello regionale ma anche in occasione della prossima edizione del Cannarella che è la kermesse da noi organizzata e a cui teniamo parecchio. Siamo molto contenti di questo nuovo assetto societario e soprattutto vogliamo fare piccoli passi in avanti per crescere e per continuare a coltivare la tradizione del ciclismo a Monterosso Almo che, sin dai tempi di Giovanni Cannarella, mio nonno, ha fatto sì che il nostro piccolo centro montano venisse proiettato in tutta la regione proprio grazie allo sport delle due ruote”.

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