AZIONE COMUNE TRA FORZE POLITICHE SINDACALI ED ISTITUZIONALI

La situazione di crisi,occupazionale e produttiva della provincia di Ragusa, necessita di un urgente rilancio,sul piano dell’iniziativa,della condivisione istituzionale e politica,ma anche e soprattutto di un programma semplice e chiaro di intervento che risollevi le sorti del territorio. Nonostante si siano manifestati timidi segnali di ripresa,continua a permanere uno stato di forte disagio e difficolta’ latente nei settori trainanti dell’economia locale e nei settori di nuova espansione. I principali indicatori economici evidenziano infatti il pericolo che il trand recessivo continui ad espellere manodopera, soprattutto fra i giovani con contratti precari ,le donne ei lavoratori ultra cinquantenni. Anche nel nostro territorio tale trend e’ purtroppo confermato e accompagnato da una significativa riduzione del potere di acquisto delle famiglie  e con un calo consistente del Pil procapite e del valore aggiunto delle nostre produzioni.In un simile scenario,ferme restando le competenze dei livelli istituzionali preposti,riteniamo  sia necessario intervenire anche attraverso il rilancio di una forte azione sindacale a carattere locale attraverso interventi mirati di sostegno all’occupazione e allo sviluppo accompagnate parallelamente da politiche contrattuali locali che mantengano l’occupazione e assecondino la ripresa. Nello specifico si propone: 1) Avvio di una forte iniziativa del partenariato socio economico e istituzionale per il completo finanziamento del piano di utilizzo dei fondi ex insicem attraverso  le risorse dei fondi comunitari 2007/2013. Non possiamo infatti continuare a discutere di soli 8 mil.di euro quando l’intero piano di utilizzo puo’ movimentare altre 264 mil euro, cosi’ come a suo tempo deliberato dal governo regionale e funzionale anche al reperimento di fondi per il completamento intermodale degli assi infrastrutturali strategici. 2) Predisposizione di interventi funzionali  all’incontro reale tra domanda e offerta di lavoro, da finanziarsi con risorse del Fondo sociale europeo e monitoraggio dei fabbisogni occupazionali. Sviluppo di tutti gli strumenti di politica attiva del lavoro regionali e nazionali. 3) Attivazione dei contratti di filiera e di distretto nei settori trainanti l’economia iblea (agricoltura, turismo, commercio, edilizia, industria manifatturiera) attraverso lo sviluppo della contrattazione territoriale, cosi’ come previsto dall’accordo quadro nazionale  sui nuovi modelli contrattuali per le aree di crisi, sottoscritto nel   del gennaio 2009 da cisl uil e ugl e da tutte le associazioni di categoria 4) Incentivazioni fiscali  locali e sgravi fiscali di scopo  per il mantenimento dei livelli occupazionali e per la creazione di nuova occupazione nonche’ predisposizione dei bandi di gara per gli appalti unici per acqua e rifiuti al fine di determinare economie di scala e riduzione dei costi a carico dei cittadini. 5) Interventi di sostegno al reddito attraverso progetti mirati al rifinanziamento della cassa integrazione in deroga,sostegno alla disoccupazione giovanile e alle famiglie in difficoltà. In ragione di quanto sopra schematicamente rappresentato, la UGL di Ragusa ha già avviato una serie di confronti con le altre forze sociali, istituzionali e politiche del territorio al fine di pervenire alla realizzazione di una forte ed incisiva azione comune .

 

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