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Aveva 160 gigabyte di materiale pedopornografico; coinvolto pensionato ragusano
09 Ott 2025 11:46
Ha chiesto di essere giudicato con rito alternativo il pensionato ragusano settantenne, arrestato e posto ai domiciliari dallo scorso mese di maggio perché trovato in possesso di 160 gigabite di materiale pedopornografico. L’udienza preliminare davanti al Gip di Catania, che stabilirà l’accoglimento o meno della richiesta presentata attraverso l’avvocato Vittorio Melfi è stata fissata per il 16 ottobre.
I fatti
L’operazione era scattata a maggio di quest’anno. Otto persone erano state identificate e tre di queste – tra le quali il pensionato ragusano – erano state arrestate nell’ambito di un’indagine sul contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori online dai poliziotti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale di Catania. Le convalide dei provvedimenti erano state definite presso i Tribunali di Catania, Siracusa e Ragusa, luoghi di residenza degli indagati che erano stati individuati anche grazie alla collaborazione con l’organizzazione no profit Child Rescue Coalition, attraverso l’utilizzo di tool avanzati, software investigativi per la geolocalizzazione di utilizzatori degli account con i quali erano stati condivisi e scaricati immagini e video di pornografia minorile.
L’indagine era stata coordinata dalla procura di Catania ed avviata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (CNCPO) del Servizio Polizia postale.
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