È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ASSURDO CHE L’ACCOGLIENZA PROVOCHI DIVISIONI
30 Apr 2014 15:20
Assurdo che un progetto con finalità di accoglienza e integrazione generi conflitti e divisioni!
Ed è quello che starebbe per accadere al progetto di Accoglienza per Rifugiati e Richiedenti Asilo Politico del Comune di Scicli e della Cooperativa ‘Il Dono’ (co-finanziato dal Ministero dell’Interno) trasformando in centro residenziale parte del piano primo della “Scuola Materna” dell’ “Istituto Comprensivo Vittorini”, di via Vasco de Gama.
E quella apparente “schizofrenica deviazione”, tra intenzioni e risultato, non è altro che conseguenza di una “insistenza” a procedere dritti verso l’obiettivo amministrativo, senza l’opportuno coinvolgimento delle persone e delle famiglie, primi destinatari dell’azione.
Ora che la “frittata” è fatta non resta che fare ogni tentativo per porre rimedio agli errori commessi, con l’umiltà e la pazienza adeguata a evitare l’insorgere di un fronte interno di conflito, proprio nella città delle salme sulla spiaggia di Sampieri e a poche centinaia di metri dal luogo in cui hanno trovato rispettosa sepoltura alcune delle stesse vittime.
E’ proprio per questa precedente testimonianza di civiltà che rivolgiamo a tutti un pregnante invito al dialogo e per scongiurare che – oltre al già complesso scenario “globale d’oltremare” – si generino divisioni e “faide verbali” sul “fronte locale”.
Che si possa ripristinare un clima sereno, scevro da pregiudizi e da inopportuni toni propagandistici che troppo spesso ‘infestano’ il fertile terreno del dialogo, per generare vera accoglienza e integrazione.
Occorre dunque dare ascolto alle famiglie, far proprie le loro preoccupazioni e con loro fare un piano di accoglienza; pensato da chi genera e “fabbrica” accoglienza e integrazione, per mestiere!
Il Partito Democratico invita tutte le forze politiche e sociali a creare le condizioni perché questo avvenga, preferibilmente trovando soluzioni più adeguate rispetto a quella individuata. E comunque con iniziative che trovino ampio consenso di genitori che certamente condividono le finalità del progetto, destinato a ospitare 15 donne in fuga dal pericolo per la loro famiglia.
Si tratta insomma individuare soluzioni alternative o compensative, di rispondere ai bisogni o alle rassicurazioni richieste, quasi di costruire un “ponte” sulla complessa strada dell’accoglienza e dell’integrazione, certi che le istituzioni locali e dello stato non si sottrarranno al dovere di assicurare le dovute garanzia di tutela dei diritti di tutti.
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