ARGOMENTO SICUREZZA. VINCIGUERRA DENUNCIA LA LATITANZA DELL’AMMINISTRAZIONE NICOSIA.

Alfredo Vinciguerra guarda con preoccupazione al grave atto di violenza, per nulla isolato, avvenuto nella tarda serata di mercoledì 28 novembre nei pressi di via San Martino. La volante della polizia ha evitato il pestaggio di un concittadino da parte di un extracomunitario, ma la gravità del fatto non può che riaprire una ferita per nulla sanata a Vittoria. Così Vinciguerra,« lungi da assumere connotazioni razziali», punta l’attenzione sul tema sicurezza e denuncia: «L’aggressione di Piazza Manin, verificatasi nei giorni scorsi ai danni di un nostro connazionale, è l’ ennesimo atto di arroganza e prepotenza che i nostri concittadini sono costretti a subire da parte di una consistente frangia di immigrati che, a differenza di molti altri perfettamente integrati nel tessuto sociale ed economico della nostra città, ha di fatto trasformato la ridente piazza vittoriese in un vero e proprio ghetto, spesso inaccessibile in alcune ore della sera».

Come già sottolineato dal consigliere comunale Giovanni Moscato , Vinciguerra rinfresca la memoria alla Giunta Nicosia:«Abbiamo chiesto, a più riprese, e già dal 2007 in occasione del nostro primo sit-in sui posti insieme al consigliere Moscato, una maggiore attenzione per la problematica ma, evidentemente, l’ installazione della video sorveglianza e del presidio di VV.UU, da noi chiesti ed ottenuti quali primi passi per garantire sicurezza e vivibilità ai residenti, non sono bastati ad arginare una situazione che necessita di interventi forti, risolutivi ed a lungo raggio».

Alfredo Vinciguerra riscontra con preoccupazione «la latitanza della compagine amministrativa guidata dal sindaco Nicosia sull’ argomento sicurezza, la quale si limita a della asettiche manifestazioni di solidarietà e ad iniziative politiche di dubbia utilità. Si veda, sul punto, la fantomatica “Consulta degli stranieri”. Pensare che uno pseudo-organo pseudo-rappresentativo, a carico, ovviamente, dei contribuenti, possa in qualche modo arginare questi fenomeni, è davvero come gettare fango sugli occhi della gente costretta a vivere in condizioni al limite della tolleranza ed anche oltre»- e conclude -«Il problema, invece, lungi da assumere connotazioni razziali, ha certamente un forte impatto sociale e richiede, da parte della giunta, interventi immediati e programmatici atti a ripristinare una situazione di convivenza che, di fatto, ad oggi non sussiste».

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