Apre il sipario il nuovo Teatro comunale di Chiaramonte Gulfi

Il nuovo Teatro comunale Leonardo Sciascia, il primo vero teatro di Chiaramonte Gulfi nato grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sebastiano Gurrieri, si prepara ad aprire per la prima volta il sipario.

In questi giorni nel piccolo paesino degli iblei si è lavorato alacremente, ed ora l’ex chiesa di San Francesco si è definitivamente trasformata in un vero e proprio teatro con 110 posti a sedere.
Un piccolo gioiello che nasce in una struttura risalente a prima del terremoto del 1693 e che nel corso degli anni è stata oggetto di più di un intervento di restauro, il più consistente dei quali alla fine degli Anni 80. In particolare i nuovi lavori, coordinati dall’ingegnere Silvia Poidomani (responsabile unico del procedimento per conto del Comune e direttore dei lavori), hanno riguardato il superamento di alcune criticità normative: l’adeguamento dell’impianto antincendio, dei servizi igienici, degli impianti elettrici e l’accessibilità, oltre al posizionamento dei nuovi arredi (palco, sipario, poltrone e impianto luci) utili alla funzionalità del teatro.

Venerdì 7 dicembre alle ore 20.30 l’inaugurazione del Teatro Leonardo Sciascia, che coincide con l’apertura della prima stagione teatrale firmata dal poliedrico Mario Incudine, è stata affidata a due grandi mattatori catanesi che sono tornati insieme sulle scene dopo 10 anni, grazie a un testo scritto appositamente per loro dalla penna sopraffina di Andrea Camilleri, a quattro mani con Giuseppe Dipasquale, che ha registrato un grandissimo successo e una carrellata di sold out.

Si tratta di “Filippo Mancuso e Don Lollò” una commedia che nasce da una promessa fatta da Andrea Camilleri e Giusppe Dipasquale ai tempi della messa in scena di “La concessione del telefono”, spettacolo tratto da uno dei romanzi più divertenti dello scrittore empedoclino da cui venne fuori una divertentissima commedia degli equivoci ambientata nella Vigàta di Camilleri.  La promessa era quella di scrivere una pièce nuova e originale per Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina.

«Tutto nasce da un imprevedibile accadimento – spiega Giuseppe Dipasquale, che firma la regia -. L’unica scena de La concessione del telefono, nella quale Pippo (Filippo Mancuso) e Tuccio (Don Lollò) si incontravano come personaggi, aveva preso una evoluzione particolare, al limite della coerenza con la storia del testo. Avevo chiesto ai due attori di procedere, secondo la grande tradizione comica siciliana, anche per moduli di improvvisazione, e il risultato fu strabiliante, con una qualità e potenza comica che non aveva nulla da invidiare alla coppia Totò e Peppino. Ma durata di circa 25 minuti provocava uno sbilanciamento per lo spettacolo».

E così, per “riportare l’ordine”, avvenne la proposta di scambio: se Musumeci e Pattavina avessero riportato la scena entro una durata accettabile, Dipasquale e Camilleri avrebbero scritto una commedia ad hoc per loro, partendo dai due personaggi. Così è stato.

Mentre sullo sfondo scorre la storia de La concessione del telefono, in Filippo Mancuso e Don Lollò si snoda la vicenda del Cavalier Mancuso, ricco proprietario terriero che vuole fare assumere il figlio Alberto in un’importante banca, per mandarlo via da Vigàta e assicurargli un futuro nuovo. Purtroppo Alberto è terribilmente stupido, e senza una buona raccomandazione non potrà riuscire in nulla. Contemporaneamente Don Lollò, uomo di rispetto di Vigàta, è tormentato da un cruccio familiare: la figliuola Lillina è in età da marito, ma pur essendo una fanciulla molto intelligente e perspicace, ha un difetto di movimento che la rende “sciancata”.

 

FILIPPO MANCUSO E DON LOLLO’

di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale

con Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina

regia e scene Giuseppe Dipasquale

costumi Sorelle Rinaldi

musiche Matteo Musumeci

musiche eseguite al clarinetto Gaetano Cristofaro

Luci Sergio Noè

Produzione Teatro della Città
Personaggi/Interpreti

Calogero Longhitano (Don Lollò), uomo di rispetto Tuccio Musumeci

Filippo Mancuso, proprietario terriero Pippo Pattavina

Nunziata, cameriera casa Mancuso Margherita Mignemi

Padre Imbornone, parroco di Vigata Riccardo Maria Tarci

Gegè, uomo di fiducia di Don Lollò Franz Cantalupo

Calogera Longhitano (Lillina), figlia di Don Lollò Lorenza Denaro

Alberto Mancuso (Berto), figlio di Filippo Luciano Fioretto

 

 

INFORMAZIONI

Teatro Leonardo Sciascia

Corso Umberto – Chiaramonte Gulfi

Gli spettacoli hanno inizio alle ore 20.30

Biglietto singolo: euro 30

Botteghino all’Ufficio Turismo, corso Umberto 65
tel 0932.711256 – 0932.711257
(da lunedì a venerdì ore 9-13; martedì e giovedì anche ore 15-18)

 

 

 

LA STAGIONE  2018/2019 prosegue con…


Martedì 18 dicembre 2018
LA SIGNORA DELLE CAMELIE
di Alexander Dumas fils
adattamento, scene e regia Matteo Tarasco
Con Marianella Bargilli, Ruben Rigillo, Silvio Siravo
e con Carlo Greco
costumi Accademia Costume & Moda, Roma 1964
diretta da Andrea Viotti

musiche Mario Incudine

luci Luigi Ascione
produzione Gitiesse Artisti Riuniti

 

Venerdì 11 gennaio 2019
RON – LUCIO A TEATRO!

Con Ron chitarre e voce

Giovanna Famulari violoncello e cori, Roberto Di Virgilio chitarre, Giuseppe Barbera pianoforte

Regia Vincenzo Incenzo

produzione Le Foglie e il Vento Edizioni Musicali, 2018

 

Sabato 16 febbraio 2019
SALE E PEPE
Di e con Paride Benassai
con Marcello Mandreucci alla chitarra

 

Sabato 16 marzo 2019
FIATO DI MADRE
Di e con Sergio Vespertino
con Pierpaolo Petta alla fisarmonica

 

Sabato 6 aprile 2019
CATARTICO!
Recital di e con Flavio Oreglio

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it