“ANTONINO DI VITA, L’UOMO E L’OPERA”

Dopo l’intitolazione della via al compianto archeologo-storico chiaramontano Prof. Antonino Di Vita, a Chiaramonte Gulfi presso la sala Leonardo Sciascia, nel pomeriggio di sabato si è tenuto un convegno commemorativo dal titolo: “Antonino Di Via, l’uomo e l’opera”. Uomo che ha fatto conoscere il nome di Chiaramonte in tutto il mondo grazie alle scoperte di siti archeologici rinvenuti nel territorio, Di Vita era stato direttore della scuola archeologica di Atene, accademico dei Lincei, direttore di numerose Missioni archeologiche italiane all’estero, autore di tantissime pubblicazioni scientifiche, professore emerito dell’università di Macerata e rettore della stessa università. Il tutto è iniziato con l’introduzione  dell’On. Giorgio Chessari, presidente del centro studi “Feliciano Rossitto” che insieme al sindaco di Chiaramonte hanno dato vita a questi momenti. Dopo il saluto del primo cittadino, che ha continuato a sottolineare la fortuna del paese nel dare i natali a questo grande studioso, è intervenuto il Prof. Vincenzo La Rosa, membro dell’accademia dei Lincei e il prof. Nicola Bonacasa che ha parlato dell’amico con il quale ha condiviso esperienze.

 

Presente il Prof. Giovanni Di Stefano, direttore del Parco archeologico  di Camarina, che ha sviluppato il tema: “Di Vita, Camarina e Cartagine”, intervento arricchito dalle immagine che scorrevano sul monitor. Il tutto si è concluso con l’intervento della vedova Di Vita, la prof.ssa Maria Antonietta Rizzo, che tra le lacrime ha sottolineato la dedizione del marito alla ricerca fino agli ultimi mesi di  vita. I presenti sono stati informati del ritrovamento di appunti del professore che daranno vita ad un libro. Così l’on. Chessari ha colto l’occasione per proporre alla professoressa di dare appuntamento a tutti per la presentazione di questo lavoro a Chiaramonte.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it