ANTICIPO CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI GIARRATANA

Con riferimento alla comunicazione di  cui in oggetto notificatami  nelle ore pomeridiane del 21 marzo 2013 con la presente intendo segnalare quanto segue:

1)      L’impedimento improvviso e personale  del Presidente del Consiglio  non è un motivo valido per spostare una data già fissata di Consiglio Comunale atteso che, proprio per evitare tale genere di problemi,  il Presidente può essere sostituito dal Vice Presidente;

2)      In ogni caso, ammesso che ci sia anche l’impedimento del Vice Presidente (di cui non se ne fa però menzione) è obbligo del presidente rispettare i termini regolamentari per le convocazioni;

3)      A norma dell’art. 35 del Regolamento del Consiglio comunale l’avviso di convocazione deve essere consegnato ai consiglieri almeno cinque giorni interi prima di quello stabilito per la riunione. Ebbene l’avviso originario di convocazione è stato notificato il 20 marzo 2013  in tarda mattinata. Ne conviene   che la convocazione del 20 marzo è tardiva per il consiglio al 25 marzo perché vengono a mancare i cinque giorni interi liberi prima del consiglio.  Se poi consideriamo che la notizia di anticipare il consiglio di un giorno è stata notificata nel pomeriggio del 21 marzo ancor di più non ci si rientra con i termini.

4)      Inoltre, nella mattinata odierna, l’ufficio non ha ancora tutti gli atti disponibili . Il signor Dipasquale riferisce che mancano ancora gli atti dell’ufficio tecnico.  Ne consegue che risulta violato anche l’art. 37 del regolamento comunale relativo ai termini di deposito degli atti.

5)      Né noi consiglieri di opposizione siamo stati messi nelle condizioni di avere comunque conoscenza degli argomenti  da trattare atteso che, in conferenza di capigruppo, il capogruppo di maggioranza signor Castello  ha irresponsabilmente abbandonato la seduta facendo cadere il numero legale  e Lei  Presidente, a seduta sciolta, ha  aggredito  verbalmente e offeso la sottoscritta solo perché Le stavo facendo notare alcune ripetute sue violazioni di regolamento ( io per lei sarei una handicappata),

6)      Nello  stilare l’ordine del giorno del Consiglio comunale è stato altresì violato l’art. 47 del regolamento atteso che le interrogazioni si discutono nella parte iniziale della seduta pubblica, dopo le comunicazioni, e invece sono state inserire all’ultimo punto all’ordine del giorno con il preciso intento di chiederne il rinvio qualora la seduta si prolungasse troppo,

7)      Il comportamento assunto non è un comportamento occasionale ma recidivo e sempre mirante a rendere difficile se non impossibile il regolare svolgimento del proprio mandato ai consiglieri di opposizione.

Fatte le superiori considerazioni invito il Presidente ad annullare l’anticipo della convocazione al fine di evitare  di cadere nello stesso errore precedente quando, a causa della violazione del regolamento e della sua ostinazione immotivata,  si è dovuto riconvocare il consiglio per la convalida delle delibere.

Invito il sindaco, nella qualità di primo cittadino, ed il Segretario comunale, ognuno per le rispettive  competenze,  ad intervenire per evitare il  perdurare di tali situazioni.

                                

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