ANCORA SU PIAZZA POSTE

Le debbo scrivere la presente e-mail per informarLa che ieri passando da piazza Poste, ho assistito ad una incresciosa visione e purtroppo ad una realtà tristemente amara. A parte le picccole o grandi discrepanze storiche, c’è da dire che è venuto fuori un grandissimo difetto di pavimentazione. In pratica, parecchie mattonelle in ceramica “Marazzi” piuttosto sottili, cristallinee e incollate in maniera marginale, hanno ceduto e si sono rotte durante il passaggio di qualche camioncino per il completamento dell’ascensore. Adesso mi viene il dubbio per il prossimo futuro, a lavoro finito (quando non ci saranno più i muratori addetti) e quando per disgrazia dovrà passare l’autoambulanza o il camion dei vigili del fuoco per una qualsiasi emergenza di soccorso a cose o a persone. Cosà succederà alla suddetta pavimentazione della piazza?? Ci saranno sempre pronti per il ripristino  gli operai della Ditta che ha costruito i parcheggi ??  Secondo la mia modesta opinione, tutto rimarrà scrostato in completo abbandono. Sarebbe stato più semplice coprire il pavimento con un sottile strato di asfalto di quello DOC o magari in maniera raffinata con un mosaico di pietruzze. Per quanto riguarda il pennone dell’alzabandiera, tecnicamente è stato impossibile poterlo mettere, perchè la profondità del suolo ( poche decine di centimetri) non avrebbe retto ad un palo così alto e massiccio. Prima era infilato nel terreno roccioso a  qualche metro sottoterra. La stessa cosa riguarda il verde delle piante, che avrebbero avuto difficoltà ad attecchire per le radici troppo corte. Per il marmo bianco delle lettere scritte sul mausoleo e per quello rosso sul basamento, stendiamo un velo pietoso di silenzio.

Lettera firmata

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