ANCORA POCHI GIORNI PER IL PROGETTO CARGO A MARINA DI RAGUSA

Numerose le adesioni al primo evento del progetto CARGO, promosso dall’omonimo collettivo formato dallo studio di progettazione GUM  di Valentina Giampiccolo e Giuseppe Minaldi e dal designer Carlo Scribano di Copystudio. Illustratori, grafici, architetti, fotografi, sarti, avvocati, graffittari, creativi d’ogni genere dai quindici ai cinquant’anni e prevalentemente siciliani , concorreranno insieme alla realizzazione dell’ambizioso progetto. L’appuntamento, ricordiamo, è il 1 agosto al Met, in piazza Torre a Marina di Ragusa. 

I componenti della direzione artistica hanno ultimato in questi giorni la selezione e individuato gli ottanta creativi che personalizzeranno le 80 casette installate da ormai un anno sul prospetto del Met.

 “In merito ai criteri di selezione, non è stato considerato il valore di ogni singolo artista – hanno spiegato i membri del collettivo– ma l’applicabilità dei loro personali linguaggi al lavoro da svolgere sulle casette per uccelli che compongono l’attuale installazione intitolata Il taglialegna e l’usignolo”.

Tra i partecipanti ci sarà anche un architetto che lavora a Madrid e un artdesigner che lavora a Milano, i quali hanno deciso di aderire al progetto e sostenerlo partecipando a distanza, costituendo un gruppo di lavoro con amici e colleghi del luogo per la realizzazione del progetto in occasione dell’estemporanea. L’organizzazione, metterà a disposizione dei partecipanti dei tavoli da lavoro, allestiti per l’occasione in piazza Torre. Dalle ore 18:00 alle 19:00 le opere e gli autori verranno singolarmente fotografati per essere visionabili all’interno del locale, su una parete dedicata, nell’arco delle due settimane successive.

Dalle 19:00 in poi, grazie alla partecipazione di due free climber, le opere saranno riappese sul prospetto, dove resteranno in mostra fino al 20 agosto. 

Saranno Simone Aprile e Andrea Burrafato, rispettivamente fotografo e videomaker ufficiali dell’evento, a documentare l’intera giornata al fine di realizzare il catalogo e il video della prima installazione.

“L’importanza della realizzazione di opere d’arte fuori dai tradizionali circuiti espositivi – concludono i componenti della direzione artistica – risiede nella natura interattiva dell’opera con l’ambiente urbano circostante. Il pubblico è vastissimo e riceve gratuitamente l’opera; si attiva così un meccanismo di coinvolgimento, di sollecitazione e di libero scambio”.

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