È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ALFANO, FLAGELLO DI COMISO
09 Gen 2012 09:06
Come la storia insegna, Attila fu l’ultimo e più potente sovrano degli unni, popolo guerriero nomade di stirpe turco-mongola. Soprannominato “il flagello di Dio” per la sua ferocia, si diceva che dove passava lui non crescesse più l’erba. Bene, siamo certi di non esagerare se affermiamo che Comiso può rattristarsi di avere dato i natali al suo piccolo, casalingo Attila: il sindaco Giuseppe Alfano. Anche quest’ultimo, come il leggendario capo unno, da quando si è seduto sulla poltrona di sindaco ha creato soltanto problemi, danni e distruzione.
E siccome il sindaco di Comiso non vuole smentirsi mai, da ultimo ha deciso di estirpare alcuni alberi storici siti in Piazza C. Marx e in via Veneto.
Ma andiamo con ordine.
Il 23 novembre dell’anno scorso, sono stati consegnati i lavori di “Manutenzione straordinaria della Piazza Carlo Marx, dei parcheggi annessi e delle vie adiacenti, via Paganini, via Toscanini e via Veneto”. Il costo complessivo ammonta a 111.500,00 €, interamente finanziati attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Noi crediamo che un’opera di riqualificazione delle suddette aree sia giusta e perfino necessaria. Non riusciamo a capire invece per quale motivo si sia deciso di eliminare i settantennali alberi di ficus in piazza C. Marx e gli antichi alberi di pino in via Veneto, all’ingresso della Scuola Saliceto. Non bastava ridurre l’apparato radicale e provvedere alla sistemazione delle banchine? E’ normale che qualche assessore giustifica quest’atto barbarico dicendo che gli alberi vanno sradicati perché la loro manutenzione costa troppo e il comune non ha soldi? E, quindi, ora che avremo ancora meno soldi a causa dell’imminente dissesto finanziario (provocato dagli sperperi e dalla leggerezza di questi geni dell’amministrazione pubblica) che facciamo, radiamo al suolo tutti gli alberi di Comiso perché non ce ne possiamo prendere cura, perché non ce li possiamo “permettere”? Possibile che questi amministratori non si fermano davanti a niente e a nessuno perseguendo scientemente il loro obiettivo di distruzione e devastazione della nostra città?
Ma che sta succedendo a Comiso?
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