AL CONVENTO DELLA CROCE, A SCICLI, UNA SCUOLA DI ECCELLENZA INTERNAZIONALE DELLA WORLD HERITAGE LIST

Dopo Torino, Scicli può diventare sede di una scuola di eccellenza internazionale dell’Unesco. Come? Mettendo a disposizione l’ex convento della Croce.

La proposta è nientemeno che del commissario Unesco Ray Bondin, che nella sua qualità istruì l’iscrizione al Patrimonio dell’Umanità delle Eolie, e del Val di Noto. Ospite a Scicli del convegno promosso dall’associazione culturale Qrbox, col patrocinio della giunta Susino.

Il maltese Bondin non ha dubbi: “Il paesaggio che circonda il centro storico di Scicli è un unicum mondiale, da qui si può partire per creare un modello di sviluppo turistico sostenibile e replicabile in altri centri siciliani”.

L’assessore regionale al turismo Michela Stancheris ha tracciato la rotta: “Trismo non è un orpello, non è surplus. E’ economia, è pane quotidiano. Per questo agli spettacoli preferiamo i workshop in cui si invitano gli ospiti internazionali in città. Scicli ci ha proposto un progetto in tale direzione, che terremo in ottobre”.

L’assessore al turismo del Comune di Scicli, Vincenzo Iurato: “Grazie all’appalto dei siti culturali, operato dalla giunta Susino, nel mese di agosto abbiamo incassato 27 mila euro, di cui 9 mila andranno nelle casse del settore cultura del Comune. Abbiamo investito in attività di fruizione culturale, abbiamo recuperato risorse economiche, che alla cultura saranno ridestinate”.

Un circuito virtuoso che rappresenta un’eccellenza siciliana che Michela Stancheris addita insieme a Ustica: “A Scicli c’è una concentrazione di energia –dice l’assessore bergamasco- che ci permette di sperimentare un protocollo d’intesa che la Regione è pronta a firmare con il Comune, per attuare buone prassi di promozione turistica”.

Gaetano Pendolino, amministratore del Distretto Valle dei Templi: “Esiste un mercato del turismo per persone con differenti abilità, che viene assolutamente sottovalutato. Non è necessario rendere fruibili e accessibili tutti i luoghi. Questa sarebbe pura utopia. Ma i diversamente abili chiedono informazioni: cosa è visitabile? Come? Con quali facilitazioni? Cosa è invece assolutamente inaccessibile? Basterebbe lavorare intanto a questo. Le informazioni. E queste mancano”.

Axel, uno dei due titolari di Palazzo Hedone, considerato uno dei cento alberghi più belli del mondo, con sede a Scicli: “La scommessa sul turismo balneare è perdente. Noi siamo un’eccellenza nel turismo culturale. Chi ci ha preceduti ha rovinato inesorabilmente le nostre coste. Chi vuole un bel mare va a Rimini o alle Maldive. Non è sul mare che dobbiamo puntare. E neppure sul karaoke in piazza Italia. Noi, ai nostri ospiti, offriamo esperienze: nella nostra struttura non abbiamo chef stellati, ma uno chef bravo che offre all’ospite la possibilità di andare a fare la spesa con lui, scegliendo il pesce, verificando l’attenzione alla qualità dei cibi, imparando a discernere tra un prodotto genuino e uno che non lo è.

I nostri ospiti, durante le escursioni a Catania e a Siracusa fanno pranzo a palazzo Biscari e a palazzo Beneventano, vivono una esperienza unica, autentica, vera. Di eccellenza. Oggi la Sicilia gode di una buona immagine in America, abbiamo avuto ospito brasiliani e venezuelani di grande cultura, questa estate, senza contare i cosiddetti Vip di cui tutti sanno, fra cui la produzione cinematografica di un film hollywoodiano.
Persone che per dodici camere hanno lasciato 40 mila euro a noi, e 10 mila euro sul territorio”.

Ezio Occhipinti, inventore dell’albergo diffuso a Scicli: “Il 95% dei nostri ospiti sono laureati, abbiamo un target alto, che su Tripadvisor non parla della bellezza elle nostre case, ma della bellezza delle relazioni intessute a Scicli. Il valore umano dell’esperienza è il nostro valore aggiunto”.

Infine l’assessore regionale ai beni culturali Maria Rita Sgarlata: “Il questo punto la fruibilità nostro impegno è a questo punto la fruibilità del Convento della Croce. Ed è il luogo in cui mi recherò a fine convegno”.

 

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