Aggressione al pronto soccorso, le durissime parole di Aliquò: “Accogliere o subire?”

L’aggressione avvenuta ieri sera al pronto soccorso di Vittoria, che ha provocato il ferimento di due infermieri e di un ausiliario, sta suscitanto molte perplessità e molte indignazioni.

Il pronto soccorso è stato devastato da un gruppo di rumeni pregiudicati. Il direttore dell’Asp, Angelo Aliquò, stamani tramite la sua pagina facebook, è stato molto duro.

“Accogliere è nobile, subire la violenza di stranieri delinquenti e non potersi difendere è insopportabile.
Una aggressione al pronto soccorso è incivile a prescindere, ma se ad effettuarla sono stranieri pregiudicati, delinquenti noti alle forze dell’ordine, è ancora peggio.


Purtroppo è anche prevedibile, e la cosa rende l’evento ancora più insopportabile. Persone che lavorano già sotto pressione, come gli operatori sanitari, devono anche avere paura di quelli che provano a salvare e dei loro familiari.
L’aggressione avvenuta ieri sera al Pronto Soccorso di Vittoria è emblematica.

Questi orribili delinquenti (e se dico orribili lo dico perché li ho visti ed erano davvero orribili in ogni senso) che hanno aggredito e picchiato gli operatori non hanno niente da perdere, hanno diritti come ognuno di noi, ma non sembrano tenuti a rispettare le nostre regole di civiltà. Rubano, vengono arrestati e poi rilasciati, picchiano e vengono fermati e poi ancora rilasciati, a volte ancora prima che polizia e carabinieri finiscano di compilare gli adempimenti burocratici.
Tutti buonisti, anche con chi non lo merita.


Il nostro sistema non favorisce la sicurezza né degli operatori sanitari, né delle forze dell’ordine, né tantomeno dei cittadini (ieri sera il Pronto Soccorso di Vittoria è stato bloccato per oltre un’ora).


Non bisognerebbe arrivare a queste situazioni per comprendere che i cittadini vanno tutelati e che deve aumentare la sicurezza nel territorio. Per accorgersi che le forze dell’ordine sono in numero insufficiente, che è necessario che uno straniero delinquente seriale, dopo il carcere vada espulso.


Questo per rispetto a noi stessi e a quelli come Carmelo, Giorgio, Salvo e gli altri, che nello stesso momento in cui scrivo sono in banchina a Pozzallo con le forze dell’ordine, ad accogliere persone che fuggono dalla guerra e dalla povertà e che hanno diritto di essere accolte”.

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