AGGREDIRE LE DINAMICHE ECONOMICHE

La crisi economica continua a mietere vittime. Decine sono, ogni giorno, le imprese che chiudono, centinaia i lavoratori cassaintegrati, miglia quelli licenziati o in cerca di occupazione. Troppe sono le famiglie che non arrivano a fine mese. Per non parlare delle decine di persone che ogni giorno si rivolgono ai Servizi Sociali supplicando un intervento economico.

In un momento economico così difficile, l’Italia avrebbe bisogno di un progetto politico serio, affidabile e credibile e invece assistiamo ad una imbarazzante parcellizzazione del consenso popolare appresso a leader sobillatori, alle stupidaggini di Berlusconi, al “nuovismo” e alla rottamazione.

Sarebbe opportuno, invece, aggredire le dinamiche che hanno piegato l’Italia e il suo tessuto produttivo, che hanno aumentato la povertà e il divario tra Nord e Sud del paese.

Questo non succede in chissà quale altro paese ma in Italia e ahimè anche a Scicli. Dove l’elevata imposizione fiscale, le difficoltà delle famiglie e la mancanza di lavoro continuano a far registrare un calo degli acquisti con una conseguente riduzione dei consumi e una grave perdita economica per un intero settore produttivo che va dall’agricoltura al commercio, dall’artigianato all’edilizia.

Un partito come il PD, forte di una classe dirigente e di un programma di governo a livello nazionale, anche a Scicli, dovrebbe passare dalla denuncia alla proposta sollecitando l’Amministrazione comunale a percorrere strade alternative coerentemente alle esigenze di un’intera comunità.

Sarebbe opportuno per il partito di Scicli andare oltre l’attuale “reggenza” con la saggezza di chi unisce piuttosto che dividere, con un gruppo dirigente autorevole e motivato e soprattutto slegato dalle vecchie contrapposizioni interne al PD che hanno determinato le ultime due sconfitte elettorali e la situazione di disorientamento e disaffezione che a tutt’oggi vive il partito di Scicli.

È necessario abbandonare i toni da perenne campagna elettorale e contribuire fattivamente a migliorare le precarie condizioni in cui versa il comune di Scicli, escludendo da ogni ragionamento eventuali ipotesi di elezioni amministrative anticipate.

Un partito di governo come il PD non può agire in perfetta autonomia ma deve piuttosto tessere un dialogo con le forze riformiste e moderate dentro e fuori il Consiglio Comunale. È compito del PD non solo denunciare a mezzo stampa vicende che riguardando problematiche di interesse collettivo – come bene ha fatto circa la questione inerente la gestioni dei rifiuti – ma provare a ridisegnare un nuovo centro-sinistra cittadino, per evitare di ripresentarci agli elettori e perdere ancora.

Un nuovo centro-sinistra capace di affrontare con responsabilità non solo la questione economica/finanziaria ma anche altre argomenti lasciati in sospeso come: la riduzione, appunto, della spesa corrente in primis quella sulla gestione dei rifiuti, la pianificazione territoriale ivi compresa la revisione del PRG, l’assegnazione a nuove imprese artigiane dei lotti liberi esistenti in c.da Zagarone, la riorganizzazione dell’Ente, la gestione delle opere pubbliche comunali, l’alienazione dei beni immobili di proprietà del comune, la disorganizzazione nella gestione delle aree destinate al commercio al dettaglio su aree pubbliche, ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei servizi sociali e alla persona fiore all’occhiello del Comune di Scicli negli anni passati.

Anziché attendere o procedere alla nomina di nuovi e rispettabili Assessori, sarebbe opportuno confrontarsi sulle questioni di cui sopra, sulle quali a mio avviso, tenendo in considerazione lo scenario politico in continua evoluzione, è possibile costruire una convergenza di intenti inaugurando una nuova stagione politica in netta discontinuità con il passato e la gestione “allegra” delle casse comunali.

                                                                                                              

 

 

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