AD IBLA GLI STAND E LA PASSEGGIATA DI UN KM CONTRO IL DIABETE

Come ogni anno il 14 novembre è una giornata importante e da ricordare. E’ la Giornata Mondiale del Diabete, promossa da IDF (International Diabets Federation) e dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’obbiettivo è di aumentare la consapevolezza pubblica sulla patologia, comprese informazioni riguardo le sue implicazioni, sulla prevenzione e sulla terapia.Come noto, esistono due livelli di Diabete, il tipo 1 o meglio conosciuto come Diabete Mellito o anche Giovanile e il tipo 2 o Senile. Quest’anno l’associazione AIAD Onlus di Ragusa dal 9 al 14 novembre ha promosso un’iniziativa in diversi siti della città per promuovere la prevenzione, l’informazione e inoltre attuando una serie di Screening gratuiti per la misurazione della glicemia.

Il tutto portato avanti dal valido aiuto dei Diabetologi Raffaele Bernardo e Giorgio Lo Magno. Tra le varie sedi in cui i membri dell’associazione si sono recati vi sono anche le sedi universitarie ragusane. Domenica a Ragusa ibla, presso i Giardini Iblei s’è svolta la staffetta podistica “100 KM contro il Diabete” e successivamente un’altra iniziativa dell’AIAD,ovvero la passeggiata “1 KM contro il Diabete”, entrambe molto seguite.

Sabato 13 presso lo stand a Ragusa Ibla s’è recato anche Sua Eccellenza il Prefetto e durante la giornata del 14 anche il Sindaco Dipasquale ha dato il suo importante contributo con la sua cortese presenza. Sono stati giorni molto intensi e importanti ed è stato tutto possibile grazie al contributo di tutti, in primis dalla responsabile dell’AIAD, Gianna Micieli. Elemento importante che influisce sulla glicemia è lo stress; pertanto è essenziale avere anche supporto psicologico in determinate situazioni, che coinvolgono non solo il singolo paziente diabetico, ma anche la famiglia e le persone che lo circondano. A dare un valido aiuto sotto questo punto di vista presso l’AIAD , è stato il Dott. Carmelo Pignatelli, psicologo e psicoterapeuta. E’ importante informare quanta più gente possibile su quella che, purtroppo, ormai sta diventando una vera e propria pandemia, chiamata anche la “malattia del Secolo”. (Giulia Pignatelli)

 

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