ACCUSE GRATUITE ED INFONDATE

Il Sindaco Di Pasquale, davanti ad una tabella di dati che ancora una volta mostra il fallimento della gestione dei rifiuti a Ragusa, furbescamente la butta in politica. Evidentemente teme di entrare nel merito della questione, forse ancora scottato dal ricordo di essersi dovuto rimangiare pubblicamente l’accusa a Legambiente di mettere in giro dati non corretti, come è accaduto in occasione del convegno CGIL-Legambiente del dicembre 2009. Ma Legambiente può dimostrare che le accuse rivolte dal sindaco Di Pasquale e Legambiente sono gratuite e infondate.

Legambiente è un’associazione che opera a Ragusa ormai da circa 20 anni e nel tempo si è conquistata autorevolezza e credibilità per il rigore scientifico dei suoi interventi e per le sue attività. La distanza che separa Legambiente, o i suoi attuali e passati dirigenti, dall’attuale Sindaco non è politica, come si vuol fare credere, ma solamente culturale. La nostra associazione ha una visione radicalmente diversa da quella dell’attuale amministrazione comunale sulla gestione dell’ambiente e del territorio: sul parco degli Iblei, sul piano paesaggistico, sulle perforazioni petrolifere, sul parco eolico della SES, sui grandi impianti fotovoltaici a terra, sulla gestione dell’acqua, sul consumo del suolo agricolo (aggredito da varianti al PRG da lottizzazioni abusive e villette illegittime), e da ultimo sui rifiuti. Noi pensiamo che bisogna pensare alle future generazioni lasciando loro le stesse (se non maggiori) opportunità che abbiamo avuto noi, l’Amministrazione Comunale di Ragusa no, vuole predare tutto e subito.

La dimostrazione che la diversità è solo culturale e non politica è riscontrabile, tra l’altro, nel fatto che Legambiente ha, su temi specifici, positivi rapporti con  amministrazioni comunali (Santa Croce Camerina, Scicli ed Ispica), tutte governate da sindaci di centrodestra, ma che evidentemente culturalmente sono lontane dal sindaco Di Pasquale. Ispica e Scicli hanno chiesto di entrare nel parco degli Iblei di fatto proponendone un ampliamento, Ispica e Scicli hanno chiesto alla Regione l’immediata istituzione della riserva del Pantano Longarini, Santa Croce ha chiesto alla Soprintendenza di aumentare e non diminuire il territorio agricolo tutelato dal Piano Paesaggistico, contrariamente agli atteggiamenti tenuti dal comune di Ragusa. Tutti e tre comuni si sono avviati in modo corretto verso la gestione integrata dei rifiuti accettando e a volte anche richiedendo i consigli di Legambiente su come migliorare il servizio.

Il comune di Ragusa invece, pur avendo a parole invocato uno spirito collaborativo sulla gestione dei rifiuti, in occasione del già citato convegno CGIL-Legambiente del dicembre 2009, ha successivamente rifiutato la disponibilità ad una collaborazione che Legambiente ha offerto. Anzi ha avuto atteggiamenti intimidatori rispetto a Legambiente per le denunce fatte dall’associazione in merito alla gestione dei rifiuti, all’inquinamento delle sorgenti Misericordia e Oro, nonché sulla vicenda del Piano Paesistico.

Alla luce di tutto ciò appare scontato che Legambiente non faccia congratulazioni all’attuale Amministrazione di Ragusa, per il semplice motivo che non c’è nulla di cui congratularsi.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it