Abbandono “selvaggio” di rifiuti, a Modica 33 individuati tramite la videosorveglianza

Lotta con tolleranza zero contro il fenomeno delle discariche abusive che è il risultato dell’abbandono senza controllo di rifiuti di ogni genere. Un fenomeno che si registra a macchia di leopardo nel territorio comunale.
Sono, intanto, 312 i casi di abbandono di rifiuti ingombranti accertati e al vaglio della polizia locale grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza mobile che viene impiegato, con efficacia, da poche settimane.
Le immagini già esaminate hanno evidenziato che sono trentatré i soggetti individuati mentre abbandonavano rifiuti ingombranti di vario tipo.
Tra questi ci sono i titolari di otto aziende commerciali. Diverse postazioni, dove sono state collocate le telecamere consentono di “immortalare” le infrazioni e in particolare quelle laddove si continuano a originare discariche abusive.
Tra le persone individuate e sanzionate, come previsto dalla legge, due sono state anche denunciate all’autorità giudiziaria per avere abbandonato rifiuti speciali non pericolosi.
L’attività preventiva e repressiva viene svolta in collaborazione col settore Ecologia del Comune con l’obiettivo di debellare il fenomeno delle discariche abusive e dell’abbandono incontrollato di rifiuti di ogni genere e fuori dagli appositi cassonetti.
Sono al vaglio della sezione di Polizia Giudiziaria le valutazioni su altre centinaia di casi attraverso l’esame delle immagini della videosorveglianza.
“Con l’installazione delle telecamere mobili – commentano congiuntamente il sindaco, Ignazio Abbate e l’assessore per la Sicurezza del Territorio, Pietro Lorefice – cercheremo di riappropriarci di un territorio che vogliamo salubre e godibile.
Per lo smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuti l’amministrazione da tempo ha predisposto l’attività specifica di uffici e numeri telefonici preposti che si possono contattare. La collaborazione del cittadino è necessaria e utile per garantire il rispetto per l’ambiente. Abbiamo le strutture e i mezzi per poterlo fare”.

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