A Ragusa, il decimo congresso nazionale Simit. Si parlerà di malattie infettive

Al via la decima edizione del Congresso regionale SIMIT Sicilia, un appuntamento che vuole evidenziare, con le problematiche che saranno trattate, il ruolo strategico dell’infettivologo nell’attuale organizzazione sanitaria.

«Lo specialista infettivologo, oggi più di ieri, si occupa di pazienti con problematiche sempre più complesse dovendosi confrontare con pazienti affetti da HIV che, grazie ai nuovi farmaci antiretrovirali, riescono a sopravvivere ma devono affrontare numerose comorbidità che vanno sapientemente risolte.» ha dichiarato il dr. Antonio Davì, presidente regionale SIMIT Sicilia, nonché direttore UOC Malattie Infettive Modica/Ragusa

Attualmente tutte le organizzazioni sanitarie sono orientate verso modelli assistenziali tipo “One Health” – identifica un concetto olistico di salute delle persone, degli animali, degli ambienti di vita e lavoro e degli ecosistemi. L’abuso di antibiotici negli allevamenti animali, per la prevenzione delle infezioni, ha aumentato il rischio di induzione di resistenze nell’uomo con lo sviluppo di patologie da MDR.

Nell’ambito del congresso una sessione sarà dedicata all’antimicrobial stewardship con le problematiche inerenti le infezioni da Gram negativi e positivi, la loro sorveglianza e le resistenze.

Si illustreranno i punti salienti del PNCAR – Piano Nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza – con le sue applicazioni più recenti e si ribadiranno i ruoli fondamentali dell’infettivologo e del microbiologo.

Un’altra sessione sarà dedicata alle infezioni dei migranti, alla malaria e alla tubercolosi sia per gli aspetti epidemiologi sia per quelli clinici e terapeutici.

Saranno affrontati altri temi molto attuali come la Sepsi che è una patologia tempo dipendente la cui gestione ha un percorso che inizia già al Pronto Soccorso, coinvolge le figure dell’infettivologo, microbiologo, farmacista fino all’intensivista.

Un altro tema molto interessante sarà quello delle infezioni ospedaliere che oggi, nei pazienti ricoverati, sono una delle maggiori cause di mortalità avendo acquisito, negli ultimi anni, un peso rilevante nella gestione dei pazienti ospedalizzati sia in termini prognostici che economici. Si stima che nei paesi sviluppati il tasso di infezioni correlate alle pratiche assistenziali raggiunga circa il 10% nei pazienti ospedalizzati, 5% nei pazienti residenti nelle strutture per anziani e circa 1% nei pazienti con assistenza domiciliare, mentre nei paesi in via di sviluppo tale tasso supera il 25%.

Altre sessioni saranno dedicate alle infezioni polmonari del territorio e a quelle ospedaliere, alle infezioni opportunistiche nei pazienti in terapia con farmaci biologici, alle endocarditi e alle infezioni del sito chirurgico.

Un’ampia sessione sarà dedicata all’epatologia; in tale ambito si parlerà della gestione della terapia e dei risultati ottenuti nella Rete HCV-Sicilia dei pazienti affetti da epatite cronica, della steatosi epatica e sindrome metabolica, del microbiota e delle complicanze della cirrosi epatica.

Seguirà una importante tavola rotonda sulla gestione attuale dei pazienti HCV positivi afferenti ai SERD –Servizi per le dipendenze patologiche – con lo sviluppo di un percorso condiviso con tali strutture al fine di aumentare il numero dei pazienti da trattare.

Ci sarà una ulteriore tavola rotonda dedicata ai pazienti HIV dove si parlerà della Governance dell’HIV in Sicilia, del recepimento del Piano Nazionale Aids e del ruolo delle società scientifiche e delle associazioni di volontariato.

Oggi, grazie alla terapia antiretrovirale, il controllo della carica virale e il ripristino immunologico permettono di aumentare l’aspettativa di vita dei pazienti HIV permettendo una sopravvivenza che si avvicina molto a quella della popolazione generale.

Nella sessione specifica dedicata all’AIDS si parlerà delle nuove strategie terapeutiche, delle vaccinazioni nell’immunodepresso, di epidemiologia e delle terapie nei pazienti multiresistenti oltre che delle infezioni batteriche nei pazienti HIV. Un’altra relazione sarà dedicata all’imaging nella diagnostica differenziale delle malattie infettive che oggi ci permette di migliorare i tempi e l’appropriatezza delle nostre diagnosi.

Infine sarà trattato il tema sempre più attuale della sicurezza dei vaccini.

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