“A Modica accumulata una montagna di debiti e uccisa la politica e la cultura del confronto”. Parlano le opposizioni di Abbate dopo le sue dimissioni. (VIDEO)


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Conferenza stampa delle opposizioni  del consiglio comunale di Modica stamattina. Presenti tutti i consiglieri di opposizione, Agosta, Spadaro, Morana, Cavallino, Castelllo, Carpentieri. Assente il consigliere Marcello Medica.

L’incontro con i giornalisti, che hanno avuto modo di poter porgere domande e comprendere meglio il pensiero delle forze di opposizione al Consiglio comunale, si sarebbe dovuto tenere a palazzo di città così come sarebbe stato istituzionalmente corretto ma, da Palazzo san Domenico, secondo quanto riferito dai consiglieri stessi, è stato comunicato che la sede comunale il sabato era chiusa e non sarebbe stato possibile ospitarla. Si è quindi ripiegato nella meeting room di un noto albergo della città.

Unanime ed univoco il messaggio: in questi anni di amministrazione Abbate si è assistito alla morte della politica  nel suo significato più elevato vale a dire  confronto e dissertazione tra tuti gli attori di una città, dalle associazioni alle opposizioni consiliari.  Si è distrutto il patrimonio politico e culturale che da sempre ha contraddistinto la storia della città di Modica. Si sono accumulati ulteriori debiti e ci si è limitati a gestire l’ordinaria amministrazione, come ad esempio le normali manutenzioni della città, strade, aiuole e pubblica illuminazione, spacciandola per straordinarietà e gettando fumo negli occhi ai modicani.   

In apertura è stata la consigliera Ivana Castello a sciorinare i numeri del bilancio dell’amministrazione Abbate che a giudizio della Castello i è tutt’altro che roseo.  I debiti fuori bilancio saranno almeno 20milioni. Si presume, ha affermato la consigliera Castello, e non si ha certezza, poiché non è stato mai permesso da parte dell’amministrazione l’accesso agli atti e ai documenti che è un diritto dei consiglieri.  Così come si presume che siano almeno 75 milioni di debiti scaduti e non pagati.  Il Consigliere Carpentieri ha poi posto l’accento sulla problematica del cimitero all’interno del quale, nella vecchia alla, insistono le strutture delle confraternite inagibili da anni e per le quali il sindaco ha sempre fatto promesse di risoluzione, senza mai attuarle e determinando di fatto morti di seria A e altri di serie b, quelli appunto che non possono essere visitati dai parenti perché collocati in aree inagibili.

Modica,  è stato ancora sostenuto dai consiglieri di opposizione, come Tato Cavallino ha bisogno di tornare ad  essere libera  dove il confronto e la critica non devono essere intese come una offesa ma come una occasione di crescita per tutta la comunità.

Una comunità che sente il bisogno di tornare a svolgere quel ruolo  di centralità in tutto il sud est come era in passato e che per colpa di una politica riduttiva e miope di Abbate, è stata persa

Trovare un nuovo percorso con nuove persone di buona volontà.

Modica, è stato dichiarato  ancora,  ha bisogno di recuperare il concetto di libertà, a partire dagli stessi dipendenti comunali, molti di essi costretti ad incontrare le forze di opposizione fuori da palazzo di città per timori di ritorsioni.

In conclusione è stata evidenziata la scelta egoistica dal punto di vista personale e politico di Abbate di dimettersi proprio all’ultimo giorno utile. Tale scelta di fatto doterà per un intero anno la città di Modica di un commissario tecnico e senza alcuna guida politica si rischia seriamente di non potere approntare tutti quei bandi necessari ad attingere ai fondi del Pnrr, indispensabili per la ricostruzione anche fisica della città. Se si fosse dimesso a Dicembre dello scorso anno quando aveva già manifestato la sua intenzione di lasciare la guida della città per candidarsi alle regionali, A Modica si sarebbe potuto votare nel giugno del 2022 e con una guida politica la città avrebbe avuto vantaggi importantissimi in termini di risorse economiche ormai quasi del tutto irrimediabilmente perdute.

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