Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
INCROCIO PERICOLOSO TRA VIA CARTIA E VIA RUMOR A RAGUSA
17 Gen 2015 09:21
“Continuano a verificarsi incidenti stradali all’incrocio tra la via Rumor e la via Cartia nella parte alta di Ragusa. Le due arterie ad alta percorribilità rappresentano un pericolo e forse sarebbe opportuno individuare alcuni sistemi di opportuna gestione del traffico veicolare. L’ultimo sinistro del genere qualche giorno fa, in periodo notturno, e per fortuna si è risolto in nulla di grave. Ma, come si dice in questi casi, l’obiettivo deve essere prevenire l’insorgere di altri problemi del genere”. Lo afferma la consigliera comunale indipendente Elisa Marino rilevando, tra l’altro, che in prossimità del sito in questione, tra poco, sarà aperta un’altra strada, per raggiungere le cooperative edilizie di recente costruzione, e tutto ciò contribuirà ad accrescere la pericolosità del crocevia. “Ecco perché – aggiunge Marino – anche dopo aver letto che le multe comminate ai ragusani, in un anno, hanno fruttato al Comune qualcosa come un milione e mezzo di euro, chiedo all’Amministrazione comunale, e in particolare all’assessore alla Viabilità, di valutare se non è possibile predisporre, proprio utilizzando parte di queste somme, dei sistemi che garantiscano il rallentamento dei veicoli e una migliore circolazione del traffico veicolare in tale zona a rischio. Si potrebbe predisporre un’altra rotatoria per consentire la decelerazione delle auto, che lungo via Cartia, in particolare, sfrecciano a velocità sostenute, e migliorare i rischi che si corrono. E’ soltanto una idea ma è necessario che la questione possa essere affrontata di petto per evitare che si ripetano altri episodi come quelli con cui si è dovuto fare i conti negli ultimi tempi”.
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