ADOZIONE DELLA IUC A COMISO

Il presidente della sezione Ascom di Comiso, Salvatore Digiacomo, a confronto con l’Amministrazione comunale sulla vicenda legata all’adozione della Iuc. “Dopo che, come associazione di categoria – afferma Digiacomo – avevamo presentato delle proposte per l’adozione di emendamenti, con il precipuo obiettivo di evitare una tassazione ulteriore e più pesante a carico di imprese e famiglie, siamo stati contattati dalla Giunta municipale per uno scambio di vedute sul delicato argomento. Ci hanno spiegato che l’esecutivo cittadino sta cercando di fare del proprio meglio e in questo senso, nonostante l’iniziale programmazione, è da apprezzare che non siano state pubblicate, così come previsto, le aliquote, circostanza che si sarebbe dovuta concretizzare entro il 10 settembre”. Digiacomo ha anche lanciato una proposta. “Così come stanno facendo altri centri della provincia, e il caso Pozzallo docet, anche qui a Comiso – prosegue – si potrebbe fare valere il provvedimento teso a detassare alcuni tributi locali, non dimenticando che anche la nostra città sta fornendo un contributo non da poco per l’ospitalità dei migranti. E per di più Comiso si trova in una situazione economica per nulla facile, per cui, rivolgendosi al ministro Alfano, una simile proposta potrebbe essere portata avanti dall’Amministrazione comunale nella maniera più adeguata. Se Comiso diventasse, come sarebbe normale, uno dei centri dell’area iblea che si può legare all’ospitalità sul fronte immigrazione, è chiaro che si tratterebbe di una carta importante da spendere con il Governo nazionale. Non dimentichiamo che la tassazione, in città, sta raggiungendo livelli molto imponenti. E se le imprese commerciali di Pozzallo si sono ridotte sul lastrico, soprattutto per quanto riguarda la ricettività, a causa delle numerose disdette ricevute per l’emergenza migranti e per il danno d’immagine che ciò ha procurato, non ce la passiamo certo meglio noi di Comiso che attendiamo una ripresa degli affari che, purtroppo, non arriva. Anche le nostre imprese commerciali fanno registrare un notevole calo della propria attività. Andando avanti così, tra poco altre saracinesche chiuderanno e il substrato produttivo del circondario comisano andrà a farsi benedire”.

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it