Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
UNITRE DI MODICA – STORIA DELLA SICILIA
02 Dic 2013 05:09
Luci ed ombre, “età dell’oro” e spreco di risorse, slancio iniziale e intrecci, non proprio chiari e legali, tra politici e poteri malavitosi, sono stati i temi, ampiamente e chiaramente, trattati dal prof. Giuseppe Barone, sabato 30 Novembre u.s., a palazzo Grimaldi, nel primo dei quattro incontri organizzati dall’Unitre di Modica, a cui ha partecipato un folto numero di Soci, sfidando le non favorevoli previsioni meteo.
Un “escursus”, dicevo, sull’Autonomia della Sicilia che, come tutta l’Italia, negli anni tra il 1943-1945, esce dalla tragedia della 2° guerra mondiale.
I grandi Partiti, attraverso una Commissione di Giuristi di alto livello, si impegnano a dare uno Statuto che sancisse l’ autogoverno. I primi due grandi leaders, Giuseppe Alessi e Franco Restivo, avviano riforme strutturali che incidono enormemente sulla vita dei cittadini: la riforma agraria, l’edilizia popolare, l’elettricità nelle case e nelle industrie. “Terra- casa- luce”: cambia la vita delle persone, finisce l’era dei “Gattopardi”.
Purtroppo, a quella che poteva sembrare, all’inizio, “l’età dell’oro”, si affiancano, nel corso degli anni, ombre sempre più estese: governi sempre più incapaci, clientelismi, collusioni tra politica e poteri malavitosi, incuria.
Oggi la personale constatazione è che la nostra Terra, le nostre Città, scrigni di arte, cultura, bellezze naturali, ammirate e meta di affascinati turisti, siti storici ed archeologici, potenziali fonti di lavoro e di benessere per i cittadini che vi abitano e per i nostri giovani che aspirano, doverosamente, ad un futuro di dignità lavorativa, i nostri Territori, dicevo, languono, spesso, nell’abbandono di Chiese, palazzi nobiliari e Musei, chiusi per mancanza di personale, nel degrado di spiagge e litorali di suggestiva bellezza, ma oggetto di scarichi fognari, nella chiusura di grandi Sedi istituzionali, scolastiche, giuridiche, penitenziarie di lunga tradizione e antesignani della cultura dell’Isola.
Riappropriarci della nostra dignità di Siciliani onesti, laboriosi, amanti dell’Arte, della Bellezza, della Cultura, della Legalità, è obbligo e dovere di ogni Cittadino ma è, oltremodo, impegno per ogni Politico, eletto e preposto nei vari Organismi di Governo regionale e nazionale, consapevole di un ruolo non di potere ma di Servizio per il Paese e per i singoli cittadini.
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