Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
LA VIDEOSORVEGLIANZA C’È MA NON SORVEGLIA
21 Ott 2013 10:13
I furti in azienda continuano a ripetersi con una certa ciclicità. Sale ancora più alta la tensione all’interno della zona industriale di Ragusa. Si impone la necessità di puntare i riflettori sull’area produttiva della città che rischia di rimanere abbandonata a se stessa.
Tutto questo, paradossalmente e inspiegabilmente, con un impianto di telesorveglianza che, seppur collaudato e consegnato, stenta ancora ad essere utilizzato.
Il presidente del parco commerciale “Isole Iblee”, Gianni Corallo, è consapevole dello sforzo profuso dalle forze dell’ordine per monitorare al meglio il vasto territorio ma sa che anche loro fanno i conti con problemi legati all’assenza di personale. Corallo, al momento non ritiene opportuno lanciare accuse per la mancanza di adeguati interventi e auspica, invece, un impegno comune per contribuire a debellare il triste fenomeno che espone al rischio, in un momento particolare di crisi, di dover assistere alla chiusura di qualche azienda stanca di questo stato di cose.
“Ecco, è questo quello che vogliamo evitare, – sottolinea il presidente Corllo – , capiamo la crisi, capiamo le congiunture economiche internazionali, capiamo la necessità di vessare con tributi nazionali e locali le imprese ma essere costretti a battersi anche con la criminalità questo proprio no.
In uno Stato di diritto, in cui dovrebbero vigere determinate regole, non è comprensibile. Lanciamo l’ennesimo grido d’allarme, nella speranza che stavolta possa essere raccolto, quantomeno con riferimento all’attivazione del sistema di telesorveglianza che potrebbe già essere un ottimo deterrente per i malfattori. A fare riprendere economicamente le nostre aziende cercheremo di pensare noi”.
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